Ti pare che io abbia negato o abbia inteso negare ad alcuno idee ed esigenze diverse?
Dicevo solo che parlando di autonomia anche in questo caso (come se non bastasse che se ne straparli già, in qualsiasi topic, di qualsiasi argomento, da parte di chiunque abbia una tastiera e non necessariamente una Levo, me incluso..) si "guarda il dito e non la luna".
Se usare la Levo diventerà un'esperienza sportivamente deludente chissenefrega se (eventualmente) dovesse consumare meno! (Ed è tutto da dimostrare)
Non capisco cosa vorrebbe dire, sinceramente. Ho posto delle questioni e fatto delle domande; magari retoriche, magari che possono non avere risposta, ma dubito che buttarla in caciara possa avere una qualche utilità. Magari mi sbaglio, eh..
Perdonami, ma temo tu non abbia ben inquadrato la situazione o magari tu preferisca minimizzare perché ritieni che la cosa non rappresenti un handicap per il tuo stile di riding, non so..
Sono altresì abbastanza certo che non ti sfugga affatto la differenza tra bassa percentuale di assistenza abbinata ad intenso impegno muscolare ed elevata percentuale di assistenza abbinata a leggero impegno muscolare e di come cambi completamente il tipo di attività sportiva tra le due modalità.
Parliamo sempre di sport, giusto? Non di mobilità elettrica..
La "prospettiva apporto-muscolare/autonomia" viene mortificata da questo firmware, non migliorata!
Limitare la potenza del motore a 50W non significa diminuire il mio impegno muscolare, piuttosto significa costringermi a farmi un culo così di fronte ad una salita improvvisa con una bici da 23kg, oppure ad aumentare (al volo, sul telaio) la percentuale di assistenza. Se aumento la percentuale di assistenza non posso andare piano come prima, a parità di cadenza e impegno, devo andare più forte o ridurre il mio apporto muscolare. Appena trovo uno strappo, non posso più aumentare la mia potenza per qualche secondo ottenendo così una spinta del motore proporzionale, ma dovrò aumentare ancora l'assistenza (al volo).
Ogni volta che sono costretto ad aumentare l'assistenza consumo di più, vado più forte di quanto vorrei oppure devo spingere sempre meno sui pedali (limitando il mio apporto sul totale del lavoro, quindi consumando di più) oppure diminuire la cadenza (uscendo dal range di cadenza ottimale e quindi consumando di più) e ci sarà sempre un tratto di strada che mi costringerà ad alzare ancora l'assistenza (sempre al volo) per bypassare il maledetto limitatore di potenza e via così fino alla modalità turbo che è l'unica che mi può dare la massima potenza, ma che mortifica qualsiasi mia intenzione di fare dello sport ciclistico dandomi una spinta istantanea esagerata che io non voglio e non mi serve.
Io non voglio la massima potenza col minimo sforzo, io voglio fare lo sforzo che voglio, quando voglio ed ottenerne in cambio la percentuale di assistenza del motore che ho scelto, fino alla massima potenza del motore, se sono in grado di ottenerla. Mica è una roba strana, eh, le ebike funzionano esattamente così..
Il mio utilizzo previsto della Levo non considerava mai assistenze superiori al 30%, ma è evidente che se 53W sono il massimo ottenibile in ECO10 e 159W sono il massimo apporto elettrico su cui poter contare in ECO30 e che qualsiasi livello di assistenza superiore mi farebbe fare troppo agevolmente quello che io intendevo fare con un mio impegno atletico medio, la cosa smette di essere uno sport (an)aerobico e diventa un'attività di mobilità elettrica offroad che non solo non mi interessa, ma che mi fa proprio schifo!
Ripeto, pensa ad una qualsiasi ebike col limite di 50/100/150W in ECO. È semplicemente ridicolo. È l'anti torsiometro. È il PAS de noantri. È la negazione del fatto che con più impegno atletico si possa andare proporzionalmente più forte.
Mettiamola così (sì, sempre dal mio punto di vista): La Turbo Levo "era" la bici più bella, la più equilibrata, la più normale come forme MTB, la più minimale, priva di display e comandi in giro, la più silenziosa, la più morbida e poco invasiva nell'assistenza, la più personalizzabile, etc.
In poche parole era l'ebike che si avvicinava di più, esteticamente e filosoficamente, ad una MTB full da trail/AM.
E, trascurando partigianerie o mode, sono certamente le motivazioni più verosimili per cui la maggioranza ha scelto e continua a scegliere la Levo che d'altra parte non è la più potente, non è la più discesistica, non è la più veloce, non è la più parsimoniosa e non è la più economica delle ebike, che sono tutte caratteristiche ad appannaggio di altri marchi, altri motori, altri modelli, scelti proprio per questi aspetti.
Ora ci si ritroverebbe con una ebike che funziona in modo diverso da qualsiasi altra ebike, che ha un limitatore di potenza insensato e invasivo, che ti costringe ad utilizzare assistenze molto elevate, che scioglie il vincolo tra impegno muscolare e potenza del motore, che costringe a smanettare continuamente su un comando oggettivamente più scomodo da azionare di un remoto al manubrio e che aveva senso proprio perché le sue possibilità di personalizzazione via APP ne rendevano raro l'utilizzo, etc. etc.
In sostanza, tolta la ciclistica e l'estetica, la Levo diventerebbe improvvisamente la ebike più lontana al concetto stesso di ciclismo e di sport tra tutte quelle presenti sul mercato.
E qui non è affatto questione di prospettive.