In ogni caso é un esperimento da 70 euro e qualche ora sui trail a provare la stessa discesa scambiando gli spessori .. sepoffá
Ma si dai. Provo uno stem da 35In ogni caso é un esperimento da 70 euro e qualche ora sui trail a provare la stessa discesa scambiando gli spessori .. sepoffá
Molto interessante questo aspetto che io non avevo assolutamente preso in considerazione, ossia calcolare l'effetto cantilever a rovescio dato dal valore di backsweep del manubrio durante la rotazione.Dopo aver visto quel video anche a me è venuto il tarlo di accorciare lo stem (monto di serie un 60)
Quello che non mi ha convinto della spiegazione di rulezman è il non considerare il backsweep del manubrio
Per verificare ho messu giu in cad un manubrio stilizzato e in effetti, una volta che il backsweep del manubrio compensa l'avanzamento dello stem rispetto al cannotto, le impugnature giacciono esattamente sul diametro del centro di rotazione, ruotando il manubrio le impugnature seguono fedelmente la circonferenza e l'effetto cantilever è annullato
Montare un 0 stem con manubrio con un certo valore di backsweep produce effetto cantilever alla rovescia
Fatta questa verifica ho calcolato che l'effetto cantilever 0, con il mio manubrio, lo ottengo con uno stem di circa 30mm
Ora ho il problema di sentire la bici un po' sottosterzante, temo che ridurre il reach possa aggravare il problema, oppure posso compensare riducendo anche un po' lo stack?
Eliminando tutti i distanziali potrei minimizzare la riduzione del reach, ma modificherei pesantemente lo stack
Occhio che la cordicella non va legata alle estremità del manubrio ma al centro delle manopole, più precisamente nel punto in cui hai il centro del palmo delle mani quando lo afferri, e possibilmente che parta dalla sommità, per avere una misura pulita (immaginati la sezione in zona manopola, tracci una croce, la cordicella deve essere tesa dall'estremità del braccio della croce che punta in alto, se la fai partire da quella che punta indietro poi devi sottrarre 1\2 diametro manubrio alla misura che trovi.. spero di essermi spiegato..)Molto interessante questo aspetto che io non avevo assolutamente preso in considerazione, ossia calcolare l'effetto cantilever a rovescio dato dal valore di backsweep del manubrio durante la rotazione.
Sono andato a cercare il valore di backsweep del mio manubrio, 7°, che significa tutto e niente, perché a me in realtà interessa quanto in effetti (in valore di millimetri) mi fa arretrare l'angolazione della mia curvatura sul perno centrale dato dal centro della serie sterzo.
Vedi l'allegato 77448
Sono quindi sceso nel box a misurare l'effettiva distanza attraverso un metodo abbastanza empirico ma che si può definire anche abbastanza realistico, cioè mettendo in tensione una cordicella a metà della parte terminale delle manopole.
Vedi l'allegato 77449
Vedi l'allegato 77452
Siamo circa a 2,6 cm.
Cercando di mettere il tutto (cordicella e metro) il più possibile in asse con il perno della serie sterzo e logicamente anche con la forcella, che è poi il fulcro della curvatura presa in questione, andando poi a fare quindi il calcolo con il valore del mio stem che dovrebbe essere 10 mm.
Poi però ragionandoci sopra in maniera un poco più approfondita sono arrivato alla deduzione che in effetti l'azione della curvatura la possiamo trovare in una maniera molto più semplice e forse anche oggettivamente più reale, questa parte da un punto preciso innescata dal centro del manubrio (che chiameremo "A"), il quale però viene compensato da una sfasatura stessa del manubrio, il valore di backsweep, (che chiameremo "B").
A questo punto andando ad incrociare i valori ed andando a fare un semplice calcolo possiamo trovare l'effettivo fulcro dell'azione di curvatura, ossia il punto "C", che nel mio caso corrisponde esattamente al centro della serie sterzo.
Io non sono un ingegnere tecnico industriale, però secondo voi il mio ragionamento è corretto?
Sarebbe bello mettere su CAD questo ragionamento, io però non ne ho la possibilità, magari se qualcuno riuscisse sarebbe interessante vederne i risultati.
Vedi l'allegato 77451
Ecco, il tuo manubrio è perfetto per uno stem0, ha valore di arretramento nullopure io ieri
Non sembra un tantinello ruotato in avanti?pure io ieri
Non sei abbastanza nerd...Figa...io vi stó anche seguendo nê...ma mi stâ venendo la psoriasi.....Brakky
La tesi di fondo di rulezman è che l'intera industria è indietro, riferendosi al gravity.Senza prendere le parti di stem super corto, corto(30/35mm), o standard(40/50mm), il discorso dei vantaggi del super corto spiegato anche da rulezman mi sono chiari(in teoria), ma mi pare che in DH, con bici lunghe e molto aperte, continuano ad usare stem da 40/50mm.
Se tutto il discorso non avesse anche qualche lato negativo(che però non viene menzionato), perchè a maggior ragione sulle bici da DH non usano stem cortissimi?
La tesi di fondo di rulezman è che l'intera industria è indietro, riferendosi al gravity.
Ancora in certe idee ancorata a concetti ereditati dalla bici tradizionale
Nel particolare, il concetto 0 stem, non essendo un dato di progetto nel momento che vengono pensate le bici, è applicabile solo a rider che usano bici di taglia superiore, che possono permettersi di accorciare di quei cm il reach rimanendo nei parametri ergonomici
Io non so se ha ragione o meno, ma il fatto che vengano progettate bici che hanno bisogno dello stem, quando ci vuole nulla a farne a meno con tutti i vantaggi del caso, qualcosa mi da da pensare
Io riporto quello che ho interpretato del suo pensieroNon ci aveva già provato Mondraker con questo concetto e piano piano è tornata a misure ''normali'' con stem da 30? sulla carta sembra ci siano solo vantaggi, ma non credo ci sia un complotto per tenere gli stem ''lunghi'' se quello 0 forsse così tanto vantaggioso...i rider in dh aggiustano i carri ed il reach di 1cm o modificano i carri per farli flettere di più o meno e non monterebbero uno stem diverso?
Secondo me lui guarda tanto i lati positivi del suo modello di geo e tralascia i negativiLa tesi di fondo di rulezman è che l'intera industria è indietro, riferendosi al gravity.
Ancora in certe idee ancorata a concetti ereditati dalla bici tradizionale
Nel particolare, il concetto 0 stem, non essendo un dato di progetto nel momento che vengono pensate le bici, è applicabile solo a rider che usano bici di taglia superiore, che possono permettersi di accorciare di quei cm il reach rimanendo nei parametri ergonomici
Io non so se ha ragione o meno, ma il fatto che vengano progettate bici che hanno bisogno dello stem, quando ci vuole nulla a farne a meno con tutti i vantaggi del caso, qualcosa mi da da pensare
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