Test Amflow PL Carbon Pro: 20.5 kg con 800Wh di batteria

bracchetto scout

Ebiker celestialis
9 Dicembre 2018
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specy turbolevo comp m5 rossa
Se lo monta veramente yt.....ormoni in giro x il pianeta....fantastica...alberto zioporcone mica siam deficenti noi portatori di specy...almeno lo zio misterhide lo spollico continuamente xche mi pare con la mia linea di pensiero,se c ê di meglio....macchecazzo ci frega di dare i soldi a specy?si valuta.punto.Brakky
 

malfe

Ebiker pedalantibus
15 Settembre 2016
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Turbo levo gen3
Per ora sto bene grazie (facciamo le corna) :D Piuttosto mi chiedevo: ma il Malfe come fa a sapere tutte 'ste cose in anteprima, per di più su Case costruttrici diverse, che inevitabilmente creano aspettativa verso il motore cinese? Il denominatore comune sono i cinesi o no? Non è che sarà un emissario di Xi Gin Fizz? :p
non c'entro un caxxo ..... tutto merito del "cuggino" (come al solito!!)
 
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malfe

Ebiker pedalantibus
15 Settembre 2016
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Turbo levo gen3
cmq per tranquillità di @kilowat vi ripeto che io la amflow l'ho provata, non come volevo io, ma provata si - ero pronto a comprarla ma non l'ho fatto (almeno fino ad ora). i motivi li avevo già accennati in una breve recensione ma li ripeto 1) sul tecnico lento in salita (trail che prediligo) non sono riuscito a impegnarla e quindi capire se tutta questa potenza mi aiuta o per contro mi penalizza 2) i consumi per una ragione fisica ineluttabile saranno proporzionalmente adeguati e l'extender nativo i tecnici DJI lo escludono al momento 3) trailwatt inglese lo sta sperimentando ma con che esiti per ora non si sa 4) il motore è minimale certo ma la corona per questo rimane esposta se urti su scalino o roccia- non ci sta un basch perchè non sai dove fissarlo 5) se riduci il diametro corona (30T che è il minimo compatibile con 104mm ma non è detto che lo sia con il software) forse rimane protetta ma la catena striscia sul carro e lo seghi in due 6) asssistenza non in italia sarebbe un problema serio 7) sto aspettando di vedere cosa specialized tira fuori
 

Kostola

Ebiker potentibus
17 Febbraio 2021
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Nessuna
non vedo stalle
per ora vedo brand di nicchia e qualcuno meno... buttarsi su questo motore sfruttando il clamore mediatico (ancora devo capire x cosa) per cercare di fare qualche numero in più...
E' anche un rischio...
Non mi pare ad oggi che Bosch o Shimano che sono i maggiori fornitori abbiano da temere... Yamaha ha Giant e le sue Raimon Haibike e qualche Fantic, forse l'unico è Brose che se Specy si sveglia e dice che non gli va più bene allora poi la vedo malino
Nel senso che al giorno d’oggi fai presto a passare dall’uno all’altro
Produrre in quantità non credo sia un problema per i cinesi .
 

SandroRiz

Ebiker grandissimus
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Trek Rail 9.8 Xt
cmq per tranquillità di @kilowat vi ripeto che io la amflow l'ho provata, non come volevo io, ma provata si - ero pronto a comprarla ma non l'ho fatto (almeno fino ad ora). i motivi li avevo già accennati in una breve recensione ma li ripeto 1) sul tecnico lento in salita (trail che prediligo) non sono riuscito a impegnarla e quindi capire se tutta questa potenza mi aiuta o per contro mi penalizza 2) i consumi per una ragione fisica ineluttabile saranno proporzionalmente adeguati e l'extender nativo i tecnici DJI lo escludono al momento 3) trailwatt inglese lo sta sperimentando ma con che esiti per ora non si sa 4) il motore è minimale certo ma la corona per questo rimane esposta se urti su scalino o roccia- non ci sta un basch perchè non sai dove fissarlo 5) se riduci il diametro corona (30T che è il minimo compatibile con 104mm ma non è detto che lo sia con il software) forse rimane protetta ma la catena striscia sul carro e lo seghi in due 6) asssistenza non in italia sarebbe un problema serio 7) sto aspettando di vedere cosa specialized tira fuori

non ho capito il 3)... è un extender di terze parti? imho per il problema 1) e 2) bisogna per forza spippolare con l'app e abbassare i default. Utile sarebbe potersi creare dei profili (template) da cambiare al volo (es. template SuperPower=tutto a canna per i giri serali, template Conservativo= per i giri sopra i xxxx D+, ecc.) magari si può già fare.
 

kilowatt

Ebiker celestialis
25 Marzo 2018
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Cube Stereo Hybrid 120 One 500 2018
cmq per tranquillità di @kilowat vi ripeto che io la amflow l'ho provata, non come volevo io, ma provata si - ero pronto a comprarla ma non l'ho fatto (almeno fino ad ora). i motivi li avevo già accennati in una breve recensione ma li ripeto 1) sul tecnico lento in salita (trail che prediligo) non sono riuscito a impegnarla e quindi capire se tutta questa potenza mi aiuta o per contro mi penalizza 2) i consumi per una ragione fisica ineluttabile saranno proporzionalmente adeguati e l'extender nativo i tecnici DJI lo escludono al momento 3) trailwatt inglese lo sta sperimentando ma con che esiti per ora non si sa 4) il motore è minimale certo ma la corona per questo rimane esposta se urti su scalino o roccia- non ci sta un basch perchè non sai dove fissarlo 5) se riduci il diametro corona (30T che è il minimo compatibile con 104mm ma non è detto che lo sia con il software) forse rimane protetta ma la catena striscia sul carro e lo seghi in due 6) asssistenza non in italia sarebbe un problema serio 7) sto aspettando di vedere cosa specialized tira fuori
Sei fra i pochi "fortunati" ad averla provata. Io, come già detto, non la compro, non la comprerò mai non per la bontà o meno del prodotto (che non discuto) perché è cinese. Non sto scherzando e non ho nemmeno preconcetti verso qualcuno: il fatto è che se i cinesi dilagano anche qui, sarà un altro mercato finito come ce ne sono altri. A scapito degli altri produttori, della concorrenza e, alla fine, anche nostro. Basta leggere i giornali. Non so se avete capito la portata dei cambiamenti in atto. Guardare solo al proprio portafoglio, oggi, è molto più rischioso in prospettiva (l'ho ripetuto anche se dubito che l'italiano medio guardi più al quadro dei fatti che al suo portafoglio).
 
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malfe

Ebiker pedalantibus
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Turbo levo gen3
non ho capito il 3)... è un extender di terze parti? imho per il problema 1) e 2) bisogna per forza spippolare con l'app e abbassare i default. Utile sarebbe potersi creare dei profili (template) da cambiare al volo (es. template SuperPower=tutto a canna per i giri serali, template Conservativo= per i giri sopra i xxxx D+, ecc.) magari si può già fare.
trailwatts è una società inglese che costruisce extender per molti motori - non è l'unica certo ma è l'unica che a quanto mi risulta sta testando un extender su batteria/motore amflow (visto che la stessa amflow pare non intenda rilasciare a breve qualcosa di proprietario) - fino ad ora trailwatts non ha dichiarato esito alcuno sul test in corso - prima o poi qualcosa ci farà sapere immagino ....--per quanto riguarda i settaggi non mi è stata data la possibilità di farne alcuno durante la prova peraltro breve (due ore) e quindi per ora tengo ciò che ho (turbolevo gen3) - entro fine mese se riesco la testerò nuovamente in italia sperando in qualcosa di più completo
 
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fear_factory84

Ebiker grandiosus
26 Settembre 2021
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rockrider st 530 + mondraker crafty se 2022
Sei fra i pochi "fortunati" ad averla provata. Io, come già detto, non la compro, non la comprerò mai non per la bontà o meno del prodotto (che non discuto) perché è cinese. Non sto scherzando e non ho nemmeno preconcetti verso qualcuno: il fatto è che se i cinesi dilagano anche qui, sarà un altro mercato finito come ce ne sono altri. A scapito degli altri produttori, della concorrenza e, alla fine, anche nostro. Basta leggere i giornali. Non so se avete capito la portata dei cambiamenti in atto. Guardare solo al proprio portafoglio, oggi, è molto più rischioso in prospettiva (l'ho ripetuto anche se dubito che l'italiano medio guardi più al quadro dei fatti che al suo portafoglio).
a livello di ideologia è lodevole, ma andava fatto 20 anni fa prima che qualsiasi azienda occidentale iniziasse ad usare la cina per produrre a basso costo e in barba ad ogni regola antinquinamento e di sostenibilità.. e facendo così gli ha pure dato mezzi e conoscenza per produrre qualsiasi cosa in autonomia.

Ormai il danno è fatto e pure da tanto tempo.
 

Oettam20

Ebiker potentibus
17 Settembre 2016
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Disclaimer: Sono un biker di lunga data, ma con una passione che ancora brucia forte. 30 anni di tassello e tante bici possedute e provate. Mi piace l'adrenalina sia in salita che in discesa (nel mio passato ci sono 10 anni di gare in moto da enduro). Amo la fatica e la competizione (10 anni di triathlon e vari sport di endurance). Vado in bici normela e elettrica.
Non sono un fanboy di nulla e, anche per lavoro, ho cercato di affinare la capacità di distinguere il sensazionalismo da ufficio marketing dall'oggettività dei dati. Questa breve prova (un diario di bordo delle prime impressioni) non è la verità assoluta, ma solo un parere personale di chi intende la MTB in un determinato modo, consapevole che non sia quello della maggioranza degli utenti. Però magari puo interessare a qualcuno un parere in più.


Grazie a Ridewill ho avuto l'opportunità di fare un breve test, su percorsi ben conosciuti, della AMFlow in taglia XL. Già la taglia, prima di tutto: è una XL, ma sembra tranquillamente una L per i miei 183cm. Giusto per fare un paragone, sembra leggermente più distesa della mia Rise LT taglia L che possiedo, ma non poi così tanto. La Kenevo Full Power o SL in taglia S4 sono molto più grandi di questa, per esempio. Penso che la taglia abbondante abbia influito positivamente sulla mia esperienza di guida. Preferisco bici stabili e abbastanza lunghe, che aiutano nei tratti molto scassati a mantenere un assetto più stabile e neutrale. Inoltre, lo sterzo più alto della taglia XL rende la posizione più confortevole sulle discese verticali. La bici era in configurazione originale "PL Carbon Pro", tranne per il pneumatico posteriore Pirelli, con più sostanza e grip rispetto all'originale Dissector. La batteria era da 600 Wh.

Le mie aspettative per la prova erano incentrate quasi esclusivamente sul motore. La bici non mi piace esteticamente, la trovo anonima e poco "cattiva". Inoltre, le geometrie "conservative" sono più indirizzate a un utilizzo all-round e meno spinto di quello che ne faccio io della eMTB.
Aggiungiamo poi la provenienza cinese del progetto e la totale mancanza di "cultura del tassello" del brand DJI, che non facevano altro che raffreddare ulteriormente il mio interesse per questa ciclistica, ai miei occhi anonima.
In fondo, volevo solo avere un riscontro personale sul motore, che prove di riviste, test vari e dicerie da "dimmiocuggino" descrivevano come unico. Se questa unicità fosse stata reale, lo avrebbe reso molto interessante una volta abbinato a un telaio di un brand con DNA fuoristradistico, come Forbidden, Unno, Yeiti o chissà chi altro, come si vocifera...

Pronti, via! Faccio qualche pedalata con il motore spento, giusto per capire quanta resistenza opponga, e noto che si pedala bene. In caso di necessità, portarla a casa senza autonomia residua non sarà di sicuro piacevole, ma è fattibile. Tuttavia, si percepisce un po' più di attrito rispetto all'EP801 e anche rispetto al Bosch Gen5, che ho trovato molto migliorato rispetto alla versione precedente in questo frangente.

Ok, ora mettiamo "la prima", spingendo in su il tastino di sinistra e BAMM! Sento una spinta dolce ma impetuosa che mi fa guardare in basso sul display e scopro a sorpresa che "la prima" modalità è la Auto e non Eco (fantastica nell'azione, lo scoprirò più tardi...). Quindi si trova: Off > Auto > Eco > Trail > Turbo > 30" Boost.
L'ho trovato un po' strano perché, se dalla modalità Auto vuoi passare al Turbo per affrontare un tratto ripido in salita che non avevi previsto, devi passare attraverso Eco e Trail, il che sembrerà quasi un vuoto di carburazione, come nei 50 cc 2T sotto coppia...

La prima salita con sassi smossi del Monte Croce passa via con una disarmante facilità. L'inerzia data dalla velocità del mezzo puo aiutare in alcune situazioni tecniche. A volte, affrontare un ostacolo a 5 km/h in più lo trasforma in un kick e lo "appiattisce". Continuo e vado a cercare quel tratto tecnico, questa volta con gradoni pendenti, sassi fissi e qualche step radicoso, che mi dà gusto affrontare. L'ultima volta l'ho fatto con la Cube Stereo One44 2025, con il nuovo Bosch Gen5, che tanto mi era piaciuto.
Questo motore spinge bene, discreto come il Bosch, ha la stessa dolcezza nella risposta e dà alla ruota posteriore una trazione quasi da "traction control", ma con un'erogazione ben più corposa su tutta la curva di potenza. Risultato: il tempo fatto con Bosch era di 2'55" a 10,3 km/h (con una fermata di circa 10" a causa di un ramo caduto sul sentiero). Con la AMFlow ci ho impiegato 1'56" a 15 km/h, nonostante una ciclistica che non mi sia sembrata così propensa alla salita estrema come quella della Cube, quest’ultima forse anche aiutata dai foderi posteriori più lunghi di 1,2 cm rispetto alla cinesina.
Affronto un altro tratto tecnico in salita che mi porta alla croce e sbaglio la traiettoria. Mi pianto su un tratto con pendenza del 30% (così dice il display dell’AMFlow) e cerco la ripartenza con un piede a terra, mantenendo un precario equilibrio e il corpo tutto spostato verso l'avantreno per evitare l'impennamento. Ed ecco un’altra sorpresa! Il motore riparte, ma non con un effetto on/off come uno Shimano EP801 (dove anche a livelli bassi di risposta l’accelerazione si limita a ritardare l’inizio della spinta, senza cambiare la bruschezza dell’intervento dell’assistenza). Qui la spinta è super dolce, perentoria ma progressiva: la ruota non slitta, la bici non si impenna e riparto con grande facilità, considerando la situazione di merxx in cui mi trovavo. Una sensazione "ad elastico": prima piano e poi sempre più potente.

Continuo il giro scendendo per il trail in direzione San Fermo e, inaspettatamente, sento una bici ben piazzata, bilanciata, con un avantreno bello sicuro che mi dà fiducia. Molto più di quanto le sue esili forme e il peso risicato mi facessero immaginare. Sicuramente alla pari della mia Rise LT. Caratteri diversi, ma giocano nello stesso campionato, almeno in discesa...
Reattività e compostezza sono le prime parole che mi vengono in mente. Il peso contenuto si sente in positivo e non va a discapito della sicurezza, anzi.
La sospensione posteriore merita due parole: è efficace, sostiene bene in salita e negli appoggi in curva, non affonda mai troppo e spinge fuori veloce dalle curve, ma il feeling è tendente al "secco/racing". Un tipo di sospensione che invita a una guida attiva piuttosto che a sparare dritto sugli ostacoli con una postura passiva. I 150mm di escursione sembrano anche di meno, ma funzionano bene se la si tratta con piglio. (NB: Il sag "a occhio" sembrava vicino al 30% e non so quanti volume spacer vi fossero nel Fox, quindi non riesco a capire se questa alta progressività derivi dal cinematismo o dal tuning dell'ammortizzatore... e quanto margine ci sia per renderla più plush)

Mi dirigo verso il Pinumbrela e il motore spinge parecchio. Non so come sia stato regolato il tuning dall'App, ma di sicuro non è la curva mostruosa/artificiale vista su un sito tedesco. Seppur super muscoloso alle basse cadenze, la potenza sale in maniera progressiva man mano che si spinge più forte sui pedali. Diciamo che a 200 watt spinti sui pedali si sente sicuramente una spinta diversa rispetto a 100 watt. Provo ad alternare qualche tratto con i 30" di Boost, ma percepisco solo leggermente la differenza, visto che la potenza in Turbo è già molto elevata e la cadenza rimane in un range normale. Probabilmente, con più di tempo a disposizione, sarebbe stato interessante capire, in una salita con elevata pendenza e con un rapporto un po' troppo lungo, oppure spingendo pochi watt sui pedali se questo extra aiuto porti un vantaggio significativo...

E rifacciamo la discesa, questa volta dalla nuova variante un po' "vertical", con stretti tornanti senza sponda e qualche saltino che scende dal Pino. Nulla da eccepire: grande confidenza, che mi permette di scendere con controllo. In queste situazioni si sente il peso limitato, che aiuta nelle curve strette in contropendenza, con il fondo ancora umido dalle piogge dei giorni precedenti. Scivola un po', ma quei 20 kg scarsi si apprezzano in queste situazioni: lei non spinge verso l’esterno curva e segue i miei input egregiamente.
Ed è qui che incomincio a dimenticarmi di essere alla guida di "una cinesata" e mi godo il piacere del riding. Dalle sensazioni che provo in discesa, non mi stupirei se sul telaio ci fosse scritto Specialized, Orbea o qualsiasi altro brand occidentale...
 

Oettam20

Ebiker potentibus
17 Settembre 2016
820
906
93
Lombardia
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Parte 2:
Rifaccio la salita con un bel sorriso stampato, questa volta dall'altro versante, includendo la variantina tecnica "Totnantini in SU", che taglia la strada principale. Il Kom è già mio, fatto con il supporto dei 110 Nm della Rocky Altitude Powerplay, ma qui si va a un'altra velocità. Nonostante una salita con alcune sbavature di guida, il tempo si abbassa a 1'20" contro i precedenti 1'34". E qui noto un altra sfumatura nella guida, cosi tanta velocità sul tecnico obbliga a rivedere in parte gli automatismi della guida, la salita diventa meno precisa e Trialistrica e più Enduristica se si attinge a tutta la potenza che questo motore offre. Gli ostacoli arrivano prima e si susseguono più velocemente, i tempi di reazione devono adeguarsi.
Il motore è silenzioso e, dove l'EP801 emette il classico sibilo in Boost ad alte cadenze, che sembra quasi un lamento altalenante, questo rimane molto più discreto in sottofondo, con un tono molto meno "fastidioso" dello Shimano. La Rocky avrebbe sferragliato molto di più tra catena e pulegge, ma il motore si sarebbe sentito ancora meno. Anche il nuovo Bosch Gen5, in termini di silenziosità, è ancora più discreto.

Arrivato in cima, riparto con l'ultimo trail che scende dalla Snake e poi dalla Monte. Tutto fila liscio ed è molto divertente. Il motore lasciato in Auto sembra una prolunga delle proprie gambe: una potenza infinita, ma mai "artificiale"… si va solo più veloci, se lo si vuole.
Le sensazioni di guida continuano a essere ottime, confermando quanto di positivo avvertito nelle discese precedenti. Pur scendendo allegro ma non troppo (visto che l’ultima cosa che voglio è scivolare… tra 45 minuti devo restituire la bici, fare una doccia e andare a lavorare ), segno comunque un tempo di 2'27", contro un best di 2'14". Non l'avrei mai detto, considerando il poco impegno che ci ho messo!
Ma il carro non fletteva come una foglia, secondo alcuni? Io onestamente non me ne sono accorto per tutto il test. È anche vero che carico molto l’anteriore a discapito del posteriore della bici, quindi non sono il tester perfetto per queste sfumature.

Concludo il test con circa 950 m di dislivello, alternando Auto, Turbo e qualche Boost da 30", con il 7% di batteria rimanente su 600 Wh. Nulla di sorprendente, del tutto coerente con un motore da 850 W e più, usato al massimo quasi sempre. Di sicuro, non è un test valido per valutare i consumi in un giro alpino turistico, dove si sta in giro tutto il giorno.
In fondo, volevo solo scoprire il motore e in realtà ho scoperto un pacchetto motore + bici molto più evoluto, rifinito e maturo di quanto mi sarei aspettato. Non so come quelli di DJI siano giunti a questo risultato: se copiando i leader del mercato, affidandosi ai migliori produttori di telai in carbonio d’oriente, o se mettendo su un reparto R&D degno di Specialized.
Di sicuro, il risultato finale è notevole e alla pari di marchi come Rocky, Specialized, Scott e Orbea, per citarne alcuni posseduti personalmente di recente..

Rimane un prodotto con tanti punti di domanda sul lungo periodo, con un nome non ancora affascinante, ma per quello che ho provato oggi, e per le mie esigenze, dico: bravi!
 

skaas

Ebiker celestialis
6 Settembre 2022
3.262
3.132
113
Brianzawood
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LP
Parte 2:
Rifaccio la salita con un bel sorriso stampato, questa volta dall'altro versante, includendo la variantina tecnica "Totnantini in SU", che taglia la strada principale. Il Kom è già mio, fatto con il supporto dei 110 Nm della Rocky Altitude Powerplay, ma qui si va a un'altra velocità. Nonostante una salita con alcune sbavature di guida, il tempo si abbassa a 1'20" contro i precedenti 1'34". E qui noto un altra sfumatura nella guida, cosi tanta velocità sul tecnico obbliga a rivedere in parte gli automatismi della guida, la salita diventa meno precisa e Trialistrica e più Enduristica se si attinge a tutta la potenza che questo motore offre. Gli ostacoli arrivano prima e si susseguono più velocemente, i tempi di reazione devono adeguarsi.
Il motore è silenzioso e, dove l'EP801 emette il classico sibilo in Boost ad alte cadenze, che sembra quasi un lamento altalenante, questo rimane molto più discreto in sottofondo, con un tono molto meno "fastidioso" dello Shimano. La Rocky avrebbe sferragliato molto di più tra catena e pulegge, ma il motore si sarebbe sentito ancora meno. Anche il nuovo Bosch Gen5, in termini di silenziosità, è ancora più discreto.

Arrivato in cima, riparto con l'ultimo trail che scende dalla Snake e poi dalla Monte. Tutto fila liscio ed è molto divertente. Il motore lasciato in Auto sembra una prolunga delle proprie gambe: una potenza infinita, ma mai "artificiale"… si va solo più veloci, se lo si vuole.
Le sensazioni di guida continuano a essere ottime, confermando quanto di positivo avvertito nelle discese precedenti. Pur scendendo allegro ma non troppo (visto che l’ultima cosa che voglio è scivolare… tra 45 minuti devo restituire la bici, fare una doccia e andare a lavorare ), segno comunque un tempo di 2'27", contro un best di 2'14". Non l'avrei mai detto, considerando il poco impegno che ci ho messo!
Ma il carro non fletteva come una foglia, secondo alcuni? Io onestamente non me ne sono accorto per tutto il test. È anche vero che carico molto l’anteriore a discapito del posteriore della bici, quindi non sono il tester perfetto per queste sfumature.

Concludo il test con circa 950 m di dislivello, alternando Auto, Turbo e qualche Boost da 30", con il 7% di batteria rimanente su 600 Wh. Nulla di sorprendente, del tutto coerente con un motore da 850 W e più, usato al massimo quasi sempre. Di sicuro, non è un test valido per valutare i consumi in un giro alpino turistico, dove si sta in giro tutto il giorno.
In fondo, volevo solo scoprire il motore e in realtà ho scoperto un pacchetto motore + bici molto più evoluto, rifinito e maturo di quanto mi sarei aspettato. Non so come quelli di DJI siano giunti a questo risultato: se copiando i leader del mercato, affidandosi ai migliori produttori di telai in carbonio d’oriente, o se mettendo su un reparto R&D degno di Specialized.
Di sicuro, il risultato finale è notevole e alla pari di marchi come Rocky, Specialized, Scott e Orbea, per citarne alcuni posseduti personalmente di recente..

Rimane un prodotto con tanti punti di domanda sul lungo periodo, con un nome non ancora affascinante, ma per quello che ho provato oggi, e per le mie esigenze, dico: bravi!
Si mi accodo, bel test che hai fatto, nonostante il poco tempo a disposizione hai saputo rendere bene l’idea ;)
 


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