PORTABICI - Così parlò il MIT

dade69

Ebiker ex novello
17 Ottobre 2023
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Hai capito perfettamente.
In realtà però il decreto non dice che i portabici devono essere omologati secondo la UNECE 26, dice che se è omologato secondo la UNECE 26 non è necessario l' aggiornamento della carta di circolazione che poi era quanto richiesto dalla famosa circolare del 2023.
La circolare però al momento è sospesa e secondo me c'è la puzza di un limbo legislativo tipico all'italiana
La mia intenzione comunque è quella di essere in regola e secondo me sarebbe da farlo registrare sul libretto (che sarebbe costato anche meno del cartello omologato, tra l' altro), però appunto chiedendo in motorizzazione mi hanno detto che non devo fare nulla senza però fornirmi i riferimenti legislativi.
Ad averlo saputo l' avrei fatto registrare sul libretto quando era uscita la circolare.
Magari lo hai già fatto, hai provato a contattare il produttore del tuo portabici che magari nel frattempo ha aggiornato le omologazioni alla UNECE 26 (senza ovviamente apportare modifiche al portabici) e può mandarti etichetta nuoava da porre sul medesimo o certificato aggiornato?
 

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Magari lo hai già fatto, hai provato a contattare il produttore del tuo portabici che magari nel frattempo ha aggiornato le omologazioni alla UNECE 26 (senza ovviamente apportare modifiche al portabici) e può mandarti etichetta nuoava da porre sul medesimo o certificato aggiornato?
probabilmente il produttore per non saper ne leggere ne scrivere ti dira' che devi comprare un portabici nuovo con la nuova omologazione, e quello... lo usi come fermacarte.
 
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probabilmente il produttore per non saper ne leggere ne scrivere ti dira' che devi comprare un portabici nuovo con la nuova omologazione, e quello... lo usi come fermacarte.
infatti......
premesso che non sono uno che si fa menate per sta storia, anche perchè lo uso quasi esclusivamente in Svizzera da cui disto meno di 15 km di strada..........
ho un Thule recente di 4/5 anni max modello Europower 916 per due bici elettriche da 30 kg una come da loro descrizione e targhetta. Ho le sue istruzioni originali ma non trovavo il codice richiesto ma solo il logo CE per omologazione diciamo generica......vabbè..
Quindi ho provato a scrivere per capire e/o aver info... mi hanno risposto dopo un bel bel pò di tempo... in modo evasivo e parlando solo del fatto che il mio modello ha 7 pin e non 13 pin per collegamento elettrico.
Quindi deduco non sia in regola.....lo butto? ma va la.... lo uso e ci metto sto cavolo di cartello... tanto se vogliono rompere le palle quando ti fermano una cosa o l'altra la tirano fuori... cosa devo fare... mica mi faccio venire il mal di pancia... so di aver la bici ben fissa e al sicuro, oltre i ganci normali metto sempre una cinghia di sicurezza...
ma basta prendersela con il povero pantalone che deve sempre pagare e sbattersi...! vi sono problemi ben più grandi da risolvere nella vita... la salute e le morti.... inoltre è pieno di ladri e mascalzoni il ns mondo... prendersela con un portabici regolare, fatto da aziende serie e comprovate è l'ennesima spremuta di denaro ai danni del popolino...

my due cents..........
 
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infatti......
premesso che non sono uno che si fa menate per sta storia, anche perchè lo uso quasi esclusivamente in Svizzera da cui disto meno di 15 km di strada..........
ho un Thule recente di 4/5 anni max modello Europower 916 per due bici elettriche da 30 kg una come da loro descrizione e targhetta. Ho le sue istruzioni originali ma non trovavo il codice richiesto ma solo il logo CE per omologazione diciamo generica......vabbè..
Quindi ho provato a scrivere per capire e/o aver info... mi hanno risposto dopo un bel bel pò di tempo... in modo evasivo e parlando solo del fatto che il mio modello ha 7 pin e non 13 pin per collegamento elettrico.
Quindi deduco non sia in regola.....lo butto? ma va la.... lo uso e ci metto sto cavolo di cartello... tanto se vogliono rompere le palle quando ti fermano una cosa o l'altra la tirano fuori... cosa devo fare... mica mi faccio venire il mal di pancia... so di aver la bici ben fissa e al sicuro, oltre i ganci normali metto sempre una cinghia di sicurezza...
ma basta prendersela con il povero pantalone che deve sempre pagare e sbattersi...! vi sono problemi ben più grandi da risolvere nella vita... la salute e le morti.... inoltre è pieno di ladri e mascalzoni il ns mondo... prendersela con un portabici regolare, fatto da aziende serie e comprovate è l'ennesima spremuta di denaro ai danni del popolino...

my due cents..........
piuttosto mi preoccuperei di essere a norma per le regole svizzere visto che dici che ci vai spesso....
 
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Attenzione, in teoria la targa ripetitrice gialla, essendo priva del simbolo di riconoscimento nazionale, non va bene in Svizzera (come in nessun altra nazione straniera). O meglio, va bene ma andrebbe integrata applicando sul carrello portabici il classico adesivo ovale bianco con la "I" nera, di dimensioni regolamentari (17.5x11.5 cm e lettere dalle dimensioni 8x4 cm con spessore del tratto 10mm). Come fanno tutti quelli con roulotte (e affini) dalla targa gialla che circolano all'estero.

E' la stessa regola di circolazione Europea a cui sono soggetti gli Svizzeri venendo in Italia: le loro targhe non sono "a norma", e devono obbligatoriamente mettere sull'auto l'adesivo ovale bianco con il "CH" nero.

La differenza è che la Polizia Locale Italiana dei comuni di confine si diverte enormemente a multare gli Svizzeri che circolano senza l'adesivo "CH", mentre la Polizia Cantonale Svizzera se ne frega altamente dei portabici italiani con la targa gialla (quando si dice il buon senso).

Anche io vivo sul confine e circolo continuamente in Svizzera col portabici da gancio traino. A suo tempo mi ero fermato alla dogana Svizzera a chiede lumi ma non ne sapevano molto ("basta che la targa gialla sia uguale a quella bianca e sei a posto"...) mentre una pattuglia della Cantonale mi ha confermato quanto sopra, ovvero che servirebbe l'ovale bianco sul carrello, altrimenti con la sola targa gialla non si capisce a quale nazione appartenga l'auto, considerato che la targa originale dell'auto è coperta dalle bici o dal portabici.

Il problema, oltre a trovarlo, è dove applicare l'adesivo ovale bianco, perchè essendo di notevoli dimensioni (quello regolamentare) io non ho posto sul mio portabici.
Alla fine io ho parzialmente risolto così, applicando fuori dalla targa gialla un adesivo riflettente azzurro con la "I".
E' fondamentale metterlo fuori dalla targa perchè sulle targhe italiane non si può incollare niente (pena multa di 70+ euro, in Italia).
Tuttavia sono consapevole di non essere 100% in regola, perchè questo adesivo non è regolamentare, ma mi sembra molto più chiaro e funzionale dell'ovale bianco molto "amarcord".

targa.jpg
 

hawkeye

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@Dave7 confermo I sulla targa e bon... anche io chiedi a suo tempo ma non avevano nulla da ridire su come ero messo in dogana...
forse hanno altri problemi da gestire che stè manfrine ridicole... targa, targhetta, cartello, cartellino, fanale, fanalino..
diciamo che all'estero sono più pratici? boh...
buone pedalate a tutti....
 
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Attenzione, in teoria la targa ripetitrice gialla, essendo priva del simbolo di riconoscimento nazionale, non va bene in Svizzera (come in nessun altra nazione straniera). O meglio, va bene ma andrebbe integrata applicando sul carrello portabici il classico adesivo ovale bianco con la "I" nera, di dimensioni regolamentari (17.5x11.5 cm e lettere dalle dimensioni 8x4 cm con spessore del tratto 10mm). Come fanno tutti quelli con roulotte (e affini) dalla targa gialla che circolano all'estero.

E' la stessa regola di circolazione Europea a cui sono soggetti gli Svizzeri venendo in Italia: le loro targhe non sono "a norma", e devono obbligatoriamente mettere sull'auto l'adesivo ovale bianco con il "CH" nero.

La differenza è che la Polizia Locale Italiana dei comuni di confine si diverte enormemente a multare gli Svizzeri che circolano senza l'adesivo "CH", mentre la Polizia Cantonale Svizzera se ne frega altamente dei portabici italiani con la targa gialla (quando si dice il buon senso).

Anche io vivo sul confine e circolo continuamente in Svizzera col portabici da gancio traino. A suo tempo mi ero fermato alla dogana Svizzera a chiede lumi ma non ne sapevano molto ("basta che la targa gialla sia uguale a quella bianca e sei a posto"...) mentre una pattuglia della Cantonale mi ha confermato quanto sopra, ovvero che servirebbe l'ovale bianco sul carrello, altrimenti con la sola targa gialla non si capisce a quale nazione appartenga l'auto, considerato che la targa originale dell'auto è coperta dalle bici o dal portabici.

Il problema, oltre a trovarlo, è dove applicare l'adesivo ovale bianco, perchè essendo di notevoli dimensioni (quello regolamentare) io non ho posto sul mio portabici.
Alla fine io ho parzialmente risolto così, applicando fuori dalla targa gialla un adesivo riflettente azzurro con la "I".
E' fondamentale metterlo fuori dalla targa perchè sulle targhe italiane non si può incollare niente (pena multa di 70+ euro, in Italia).
Tuttavia sono consapevole di non essere 100% in regola, perchè questo adesivo non è regolamentare, ma mi sembra molto più chiaro e funzionale dell'ovale bianco molto "amarcord".

Vedi l'allegato 77490
dalle foto pero' vedo che hai la targa gialla "tarocca" e non quella della motorizzazione.. vedo bene?
 

Dave7

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dalle foto pero' vedo che hai la targa gialla "tarocca" e non quella della motorizzazione.. vedo bene?

No no, targa "giusta", presa personalmente in motorizzazione, marchiata PGS.

[quelle vecchie prodotte prima del 2003 sono marchiate PGS (Provveditorato Generale dello Stato), quelle nuove post 2003 sono marchiate MEF (Ministero delle Economie e delle Finanze). io l'ho presa a Febbraio 2023 e me l'hanno data marchiata PGS, vuol dire che ce l'avevano in magazzino da almeno 20 anni... andiamo bene)

targa_pgs.jpg
 

Dave7

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la targa "tarocca" nn ha i bordi per le lettere -frecce gialle
Quelle tarocche economiche sì, non hanno i bordi a rilievo, generalmente sono in plastica, ma ci sono anche quelle tarocche fatte bene, in metallo e hanno anch'esse i bordi a rilievo (un mio amico ne ha una così).
Generalmente la differenza più grossa è nella "R" rossa, che su quella della motorizzazione oltre ad essere in rilievo è verniciata, mentre in quelle tarocche l'ho sempre vista adesiva.
 
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Io presi questa, con lettere stampate. Lo scorso anno in seguito alla confusione delle circolari maledette, ho acquistato quella omologata della motorizzazione con le lettere adesive. Quella tarocca però la tengo sempre nel bagagliaio perchè anche se l’ho fissata al portabici con delle viti, se mi rubano quella omologata (visto che si possono sostituire le lettere…) almeno ho a portata di mano l’altra.
 
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Quelle tarocche economiche sì, non hanno i bordi a rilievo, generalmente sono in plastica, ma ci sono anche quelle tarocche fatte bene, in metallo e hanno anch'esse i bordi a rilievo (un mio amico ne ha una così).
Generalmente la differenza più grossa è nella "R" rossa, che su quella della motorizzazione oltre ad essere in rilievo è verniciata, mentre in quelle tarocche l'ho sempre vista adesiva.
Qundi, targa in metallo, numeri in rialzo colorati, R in rialzo colorata di rosso....
 

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Dave7

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Qundi, targa in metallo, numeri in rialzo colorati, R in rialzo colorata di rosso....

Non ho capito...

Comunque la targa della motorizzazione è:
- in metallo
- totalmente riflettente
- con il logo PGS A2 oppure MEF A2 stampato in più punti sulla superficie riflettente
- con la lettera "R" in rilievo, verniciata di rosso
- con le caselle per le lettere (i rettangoli) in rilievo, su cui applicare in autonomia le lettere adesive (che devono rispettare dei precisi canoni di colore, font, spessore del tratto - specifico questo perchè la maggior parte delle lettere adesive vendute negli autoricambi non sono a norma).
 


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