Non sapevo di Focus e sicuramente la mia visione è viziata da ignoranza dei dati globali per cui mi rifacevo solo ai marchi che conoscevo come capaci di grandi numeri come trek, specy, scott, haibike, cube che tranne haibike in passato, sono tutti prevalentemente mono sistema, (per la maggioranza bosch) per le "E" standard, se vogliamo chiamare light quelle con fazua, tq, shimano depotenziato etc.FOCUS per esempio ha sia bosch che shimano e FAUZA, HAIBIKE ha bosch, YAMAHA,ha/aveva TQ120HPRS delle FLYON ( come display è spettacolare con pagine diverse con i dati istantanei di COPPIA sia motore che biker,POTENZA sia motore che biker, cadenza, frequenza cardiaca,CALORIE (si inseriscono i dati di età,peso e altezza nel proprio profilo registrato sulla bici, non sull app)) e ora arriva la LIGHT con il FAUZA.
Aprire totalmente alla personalizzazione selvaggia un sistema crea spesso, per chi non è molto affine, confusione e una corsa agli aggiornamenti che spesso peggiorano la situazione.
Device come il garmin e affini sono decisamente più collaudati.
Avere tanti dati è fichissimo per coloro a cui piace come il sottoscritto, per quello pur avendo preso una bici motorizzata bosch per motivi di convenienza (usato iper fresco di persona con portafoglio a fisarmonica) devo dire che è soddisfacente ma di punti da migliorare ne ha a iosa.
Ripeto, non conosco i numeri globali ed ho cercato un po' senza trovarli quindi non saprei da un paio di anni a questa parte chi in Europa ha fatto i numeri maggiori, ma sui marchi che conosco nessuno adotta veramente una strategia multipiattaforma con modelli anche solo mid range dotati di motorizzazioni diverse. L'unica che veramente faceva questo esercizio era Haibike. Del resto è uno sforzo economico notevole ed è molto più facile seguire i leader di mercato come (ripeto, mi sembra) si stia facendo con Bosch. Le logiche di mercato favoriscono i potenti del momento, i quali possono gestire degli sviluppi in maniera più rilassata. Si può solo sperare che nel frattempo gli altri colmino gli svantaggi, e la cosa sta accadendo. Ma ancora un volta le logiche di mercato vanno a vantaggio del potente consolidato perché riprogettare una bici ed il relativo processo produttivo e di assurance richiede magari più anni di sviluppo e quindi tanti soldi e tante incognite. Come dicevo in altro post, a meno di scoperte clamorose oramai dati i vincoli legislativi, secondo me la battaglia si gioca più sul software ed eventualmente sul tema delle e-light.