So che non è propriamente del post, ma più che una domanda ho una considerazione da fare: è assodato che una caduta prima o poi è da mettere In programma per tutti (qui non ci piove). É anche vero che la maggior parte di noi non ha tendenze masochista ne suicide e che nessuno ha voglia farsi male.
Quando ho iniziato a fare qualche sentiero, avevo solo un caschetto tipo decatlon da 15€ : l’ho cambiato prima del secondo giro. Girare senza guanti d’estate va “bene” perché scaldano; peccata che ti accorgi del perché vanno usati la prima volta che metti una mano per terra!
È una questiono di probabilità: frequenza x danno = rischio
Scendiamo a tutta birra da sentieri, tra roccia e radici e alberi: le caduta sono dietro l’angolo. Danno? Battere un ginocchio sulla roccia per me è un danno alto! Figuriamoci un cappottamento
atterrato male...
= RISCHIO ALTO
Corriamo in ciclabile ? Frequenza delle cadute: basse; danno alto per la testa mentre per il resto, medio basso. Probabilmente basterà un buon caschetto o poco più.
Per abbassare il rischio ci sono solo due strade: abbassare la probabilità di cadere (minori velocità, sentieri meno “pericolosi”, esperienza e buona capacità tecnica), oppure ridurne le conseguenze, il che vuole indiscutibilmente dire
protezioni più efficaci non solo per testa e ginocchia. Un conoscente a causa di un gran botto, si è strappato i tendini della spalla è rotto due costole, eppure indossa regolarmente casco integrale, paraschiena, gomitiere e ginocchiere (ai che mal!)
Anche se ogni caduta è una storia a se, le Dinamiche delle cadute e cosa si picchia più frequentemente le sapete valutare meglio voi, ma si tende a parlare prevalentemente di casco, ginocchiere e gomitiere. Di spalle, cassa toracica e bacino se ne parla veramente poco. È vero che una spalla si aggiusta( di solito, ma parliamone!),però siamo a passeggio per diletto e quantomeno ci rovinerà la giornata e quelle successive
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