Qualche giorno fa ho avuto un brutto incidente con la bici.
Ho pensato di raccontarlo per sensibilizzare tutti su un fattore di rischio che sottovalutiamo.
Inizio giro, avanzo a passo d'uomo tenendo il manubrio con la sinistra mentre con la destra avvio l'app per l'allenamento.
Mi accorgo solo all'ultimo istante che sto andando a sbattere contro una transenna. Purtroppo il colore della transenna si confonde con quello del selciato e non mi sono accorto del pericolo.
È ormai troppo tardi per evitare l'impatto. Niente di eclatante in sé, perché sto andando piano, ma la dinamica è molto sfortunata. L'impatto avviene sul manubrio destro, mentre io tengo il sinistro. Il manubrio si gira tutto a destra e io vengo sbalzato in avanti.
Cado a terra, sbatto mani e gomiti, ma niente di grave. La classica caduta da pollo.
Faccio per rialzarmi quando avverto una fitta all'inguine sinistro.
Metto la mano per premere un po' per capire se il dolore migliora e sento che i pantaloncini sono fradici.
Li scostò un po' e noto che dal mio inguine c'è uno zampillo di sangue che sgorga. Sono disteso e lo zampillo fa un piccolo arco, sale qualche centimetro e poi riscende sul corpo.
Mi sono infilzato.
Temo di essermi reciso l'arteria femorale, urlo chiedendo aiuto.
Per fortuna mi trovo in una piazza e c'è un po' di gente, che si prodiga subito per prestarmi soccorso.
Arriva un'infermiera che tampona con tutta la sua forza la ferita.
Ho freddo, un pallore cadaverico (me lo riferiranno poi), mi misurano la pressione 50/80, da collasso.
L'ambulanza è a 25 minuti.
Ho pensato che sarei morto.
Ma sono qui a raccontarlo, perché per fortuna il taglio non ha compromesso la femorale (anche se c'è andato molto vicino, mi dirà poi il chirurgo che mi ha rattoppato).
Quindi riescono a stabilizzarmi, l'emorragia si ferma, arriva l'ambulanza che mi porta in ospedale, dove finalmente mi sistemano (16 punti, tra interni ed esterni).
Eppure nella sfortuna mi posso dire superfortunato.
Che l'incidente sia accaduto in un luogo affollato, che la leva si sia fermata prima dell'arteria femorale, che non abbia interessato organi (a pochi cm ci sono i testicoli, la vescica, la milza, l'intestino...)
Ora ho capito perché le bici da bambino hanno quelle palle a terminare la leva del freno e mi chiedo, perché le nostre no? Estetica? Praticamente viaggiamo con dei coltelli sul manubrio.
È una cosa molto pericolosa e spero davvero che la mia sfortunata esperienza serva a sensibilizzare tutti su questo rischio.
Ho pensato di raccontarlo per sensibilizzare tutti su un fattore di rischio che sottovalutiamo.
Inizio giro, avanzo a passo d'uomo tenendo il manubrio con la sinistra mentre con la destra avvio l'app per l'allenamento.
Mi accorgo solo all'ultimo istante che sto andando a sbattere contro una transenna. Purtroppo il colore della transenna si confonde con quello del selciato e non mi sono accorto del pericolo.
È ormai troppo tardi per evitare l'impatto. Niente di eclatante in sé, perché sto andando piano, ma la dinamica è molto sfortunata. L'impatto avviene sul manubrio destro, mentre io tengo il sinistro. Il manubrio si gira tutto a destra e io vengo sbalzato in avanti.
Cado a terra, sbatto mani e gomiti, ma niente di grave. La classica caduta da pollo.
Faccio per rialzarmi quando avverto una fitta all'inguine sinistro.
Metto la mano per premere un po' per capire se il dolore migliora e sento che i pantaloncini sono fradici.
Li scostò un po' e noto che dal mio inguine c'è uno zampillo di sangue che sgorga. Sono disteso e lo zampillo fa un piccolo arco, sale qualche centimetro e poi riscende sul corpo.
Mi sono infilzato.
Temo di essermi reciso l'arteria femorale, urlo chiedendo aiuto.
Per fortuna mi trovo in una piazza e c'è un po' di gente, che si prodiga subito per prestarmi soccorso.
Arriva un'infermiera che tampona con tutta la sua forza la ferita.
Ho freddo, un pallore cadaverico (me lo riferiranno poi), mi misurano la pressione 50/80, da collasso.
L'ambulanza è a 25 minuti.
Ho pensato che sarei morto.
Ma sono qui a raccontarlo, perché per fortuna il taglio non ha compromesso la femorale (anche se c'è andato molto vicino, mi dirà poi il chirurgo che mi ha rattoppato).
Quindi riescono a stabilizzarmi, l'emorragia si ferma, arriva l'ambulanza che mi porta in ospedale, dove finalmente mi sistemano (16 punti, tra interni ed esterni).
Eppure nella sfortuna mi posso dire superfortunato.
Che l'incidente sia accaduto in un luogo affollato, che la leva si sia fermata prima dell'arteria femorale, che non abbia interessato organi (a pochi cm ci sono i testicoli, la vescica, la milza, l'intestino...)
Ora ho capito perché le bici da bambino hanno quelle palle a terminare la leva del freno e mi chiedo, perché le nostre no? Estetica? Praticamente viaggiamo con dei coltelli sul manubrio.
È una cosa molto pericolosa e spero davvero che la mia sfortunata esperienza serva a sensibilizzare tutti su questo rischio.