Ecco, qui casca l'asino (ovvero me medesimo
). Io ho una lunga esperienza e buona conoscenza nell'utilizzo di singole celle Li-Ion, di cui peraltro posso avere il totale controllo sia in fase di ricarica, sia di scarica, mentre non ho cognizioni specifiche in riferimento a sistemi con un elevato numero di collegamenti in serie/parallelo e soprattutto mediati da elettronica complessa come quella di una eBike.
Scrivo di batterie, con
presunzione di attendibilità, solo quando posso riferirmi alla tecnologia/chimica delle Li-Ion indipendentemente dal sistema utilizzatore, mentre quando si tratta di funzionalità legate a software di controllo proprietari posso solo fare delle ipotesi.
Comunque secondo me no, non c'è una precauzione in tal senso.
Dubito che possa essere sacrificata una percentuale di capacità effettiva per ridurre il degrado delle celle oltre i normali standard, comunque già piuttosto buoni e che rappresentano una componente particolarmente remunerativa del settore...
Facendo un rapido calcolo del numero di elementi per pacco batteria e delle capacità nominali delle celle, direi che ci si avvicina ai valori dichiarati solo considerando i 4.2v di tensione massima, non meno.
La limitazione di carica è una manovra per lo più destinata ad ambiti dove la longevità degli accumulatori è vitale (tutto lo studio inerente la profondità di carica/scarica, le temperature di ricarica ed esercizio e le influenze sulla durata utile delle Li-Ion è stato effettuato e divulgato dalla NASA, che ha pubblicato un documento tecnico sintetico di 217 pagine, che se interessa posso allegare..) oppure agli utilizzi "maniacali" nei quali l'applicazione di determinate tecniche è soddisfacente a prescindere. Io ad esempio ho una cella INR18650-25R (una LiNiMnCoO2 con 25A di scarica) con più di 2000 cicli di ricarica ( 3.0v~3.92v) che è ancora in splendida forma, ma non l'ho fatto certo per risparmiare i 5€ del costo di una cella nuova
.
Pensare che siano i costruttori stessi a prevedere tali accortezze, in questo momento tecnologico, non mi pare verosimile. Magari con batterie nominali da 1000Ah, limitarle a 800Ah potrebbe essere già più fattibile, sempre escludendo il fattore commerciale..
Ciò non toglie che sia possibile (senza farne una malattia, perché - come detto - il fine è quello di divertirsi in bici e l'autonomia è importante) talvolta risparmiare alla batteria una carica completa e in previsione di un giro corto, magari aiutandosi con un timer dopo qualche prova, limitare la carica a circa l'80%, che male non fa. Anzi!