Forse lo sottintendono con "nei pressi della propria abitazione"
per quanto mi riguarda, il sottintendono se lo mettono in quel posto sotto sotto....anche io ho rispettato rigidamente il primo lockdown, pagandone il salato prezzo economico, fisico, psicologico e morale...ora non ci sto più: qualsiasi scappatoia mi permetta di eludere (non infrangere) la legge, la faccio mia.
C'è scritto "attività motoria nei pressi dell'abitazione", poi c'è un punto_e_virgola che in italiano separa la frase...qundi conferma la possibilità di fare attività sportiva in forma individuale, nei pressi dell'abitazione è rimasto nell'altra frase. Bene, per me è sufficiente per andare dove voglio in bici o in tenuta da corsa (tutina e scarpette).
Posso capire, ma in realtà nemmeno quello, la chiusura delle attività di ristorazione, ma passeggiare per strada o i giri in bici, anche andando a zonzo per la regione, NON SONO LA CAUSA DI QUESTO ATTUALE SITUAZIONE!!!!!!!
Il contagio deriva dal mancato uso delle mascherine in molti contesti "aggregativi", girare per strada non centra nulla. Alcuni studiosi sostengono persino che all'aperto proprio non serve a nulla, perchè la possibilità di contagio preso da una persona incrociata per pochi istanti è comunque quasi nulla, a meno di essere investiti in pieno da un colpo di tosse diretto proprio verso di noi. Forse è troppo ottimista, ma di certo nelle condizioni in cui si camminava a Brescia o Bergamo (vi assicuro, ben distanziati e praticamente tutti con la mascherina) il rischio è quasi nullo.
Bloccare in casa le persone oggi non ha alcun significato, è deleterio per la salute fisica e mentale, molto più del minimo rischio residuo che si toglie.
Per inciso, io abito a Brescia...ho ancora il ricordo bello forte delle ambulanze che si fermavano a poche case dalla mia, conoscenti anche giovani finiti intubati, o peggio, senza sapere se ne sarebbero usciti e senza sapere se sarebbe toccato a me il giorno dopo.
Il lockdown di marzo era giustificato, non si sapeva quasi nulla del virus e soprattutto non si sapeva quanto fosse già diffuso. Ed era giustificato bloccare qualsiasi potenziale canale di contagio, non sapendo bene come si diffondesse.
Oggi, a Brescia ci sono indici di contagio, numero di contagi/abitanti e soprattutto di morti che è almeno 1000 volte più bassi di allora e comunque molto più bassi di milano e zone limitrofe. E molto più bassi di quella Campania che, chissà come chissà perchè, è invece rimasta in zona addirittura gialla, nemmeno arancione, nonostante abbia ospedali ormai al collasso.