Io di e-bike ne capisco poco ma di convertitori/switching o regolatori di tensione che siano , qualcosina la sò e inizierei col dire che la regolazione del motore viene fatta da mosfet che sono in pratica degli interruttori comandati dal sofware della centralina, lavorano sulla tensione non sulla corrente. lavorano ad impulsi ovvero non come un rubinetto che può parzializzare la quantità di acqua erogata ma a spruzzi di uguale intensità ma di diversa durata nel tempo.
Quindi non sarà mai un flusso continuo ma una seguenza di spruzzi più o meno lunghi e più o meno intervallati.
Detto questo la gestione di tutti i parametri spetta alla scheda che controlla i mosfet e relativo software.
Và da se che per ottenere una bici che non abbia cali fino allo stacco della batteria bisogna necessariamente rispettare diverse condizioni.
la prima è che il motore non consumi più di quello che può fornire la batteria scarica quindi se una batteria carica a 42V eroga30A continui (1260W) da scarica sarà circa 32V e una 20ina di A (640W).
Il resto del lavoro lo fà l'intelligenza del software e della scheda di controllo che monitorando la tensione della batteria deciderà come incrementare il famoso treno di impulsi.
Detta così sembra tutto facile ma nella realtà è un po più complesso.
Una scheda più intelligente è anche in grado di capire se gradisci pedalare ad una frequenza piuttosto che ad un altra e quindi adattarsi, come fare anche altro.
Peccato solo che una scheda intelligente necessiti di un software di gestione adeguato e di valutazioni attentissime della dinamica del ciclista.
Da qui la mia affermazione precedente che i 2 campi su cui se la giocheranno i costruttori di sti sistemi in futuro saranno i software e l'ottimizzazione maccanica.
Al momento siamo ancora solo all'inizio di un discreto percorso evolutivo........