Ho letto l’articolo l’altro gg e la cosa mi ha lasciato basito......
Scorrendo i vari post a mio avviso ciò che non torna, lasciando perdere se la cosa sia volontaria o meno (voglio sperare che non lo sia), è la “preparazione” che il biker non fa al superamento della famigliola.
Sei in bdc/gravel, su sterrrato e con poco grip, equilibrio precario e con una bambina che è di spalle e non sai mai come si muoverà e comporterà.
Di mio :rallento, stacco i piedi dai pedali e mi preparo al superamento in sicurezza, se serve andando a passo d’uomo o a spinta.
Ma il ns collega non fa nulla del genere il resto è una conseguenza quasi scontata.
Poi magari mentre li supero in sicurezza gli faccio notare, a debito modo, che il sentiero non è tutto loro e un minimo di attenzione ce la devono mettere!
Per fortuna (del ciclista) la bambina cadendo non ha picchiato la testa da qualche parte altrimenti altro che denuncia......
Anche i genitori avranno le loro responsabilità ma chi “tampona” e non tiene distanza di sicurezza ha sempre torto. Figuriamoci se succede tra un ciclista ed una bambina di 3 anni!!!