Questa notizia sembra non fregare niente a nessuno, eppure la quantità di immondizia tossica che si crea con le vecchie batterie (non solo delle bici) dovrebbe farci preoccupare non poco.
Non è che frega niente, semplicemente il riciclo è un obbligo del costruttore, pagato (in parte, se non tutto e di più...) dall’acquirente del prodotto.
Certo se ci siamo abituati all’illegalità di spedire l’immondizia elettronica nei paesi del terzo mondo, con poveracci senza tutela alcuna, che estraggono i metalli preziosi con metodi empirici e senza alcuna precauzione e protezione, la notizia potrebbe sembrare favolosa, invece oltre ad essere un obbligo di legge ed evitare di uccidere il pianeta, è anche una opportunità per le imprese che si dedicano a queste lavorazioni.
E lo sarà sempre più in futuro, in particolare per il riciclo dei metalli nobili contenuti negli accumulatori al Litio oltre a quelli dell'hardware elettronico.
Nel caso specifico sia chiaro che l'azienda incaricata da Specialized non ripara o riporta in vita le batterie del marchio.