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Zena (BO) / Zena - Livergnano - DH Loiano - Valle del Zena
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<blockquote data-quote="Luca72" data-source="post: 41562" data-attributes="member: 1323"><p><strong>Descrizione</strong></p><p></p><p>Itinerario tra i piu' vari (come tipologia di percorso) tra quelli che frequento. Si passa da semplici sterrati a tratturi in valli disabitate a sentieri chiusi dalla vegetazione. E in mezzo si percorre per intero la pista da DownHill di Loiano (BO). Ho messo assieme questo itinerario unendo diversi percorsi che facevo con la MTB, cercando di prendere il meglio di ognuno. Il percorso iniziale comprendeva una variante MOLTO avventurosa che passando con bici a spalla una frana percorreva un tratto di valle abbandonato da tempo, unendosi al vecchio sentiero (in parte abbandonato) degli 11 guadi del fiume Zena (vedi vecchia guida ai sentieri per MTB "2 Ruote").</p><p></p><p><strong>Si parte da Zena (BO), nel parcheggio di fronte alla trattoria Grillini.</strong></p><p></p><p>Si percorre la strada asfaltata in salita che porta alla provinciale 65 (della Futa). Dopo aver svalicato la prima collinetta si scende fino al ponte sulla ferrovia dell'alta velocita'.</p><p></p><p>Passato quest'ultimo si procede su asfalto ancora per un po', abbandonandolo sulla sinistra nei pressi di un gruppo di case. Dopo pochi metri, la strada diventa sterrata e sale, progressivamente, per circa 5 Km, sino ad arrivare a Livergnano, dove si deve percorrere la SP65 per alcune centinaia di metri (<strong>PERICOLOSO!!! Qui le moto vanno a velocita' folle)</strong>.</p><p></p><p>Fortunatamente il tratto e' breve e in una curva si abbandona la statale per una stradina (Via di Sadurano) che diventa da li' a poco sterrata e porta verso il fondo della valle. Verso la meta' della discesa si prende, al bivio, la strada di destra e si sale verso una casa. Qui prestare attenzione al cane che, sempre libero, la difende con molto ardore nonostante sia di taglia medio-piccola (e' attivo solo a pochi metri dalla casa, dopo e prima ignora completamente). Da qui si prosegue sino al fondo della valle dove l'ambiente e' estremamente selvaggio e si avvistano regolarmente le Poiane che cacciano (con un po' di fortuna si arriva a fare incontri anche molto ravvicinati). Facile risalita (con eMTB) sino al paese di Barbarolo poco prima del quale si ritorna su asfalto.</p><p></p><p>Passato il paese inizia un bel single-track nel bosco con tratto iniziale sabbioso (!!!). All'uscita dal bosco si torna su asfalto che si percorre in salita per poche centinaia di metri, per poi abbandonarlo per alcuna tracce sulla sinistra (seguire la traccia GPS). Il sentiero, inizialmente passa per campi aperti, poi entra nel bosco e... si chiude... <strong>Tre alberi caduti a poche decine di metri di distanza chiudono la strada ed il passaggio e' MOLTO complicato</strong>. L'inutilizzo agevola la crescita della vegetazione (spinosa...) e farsi strada, mentre si cerca di far passare sopra ad un tronco 25 Kg di bici, e' una impresa ardua che pero', in qualche modo, mi e' sempre riuscita. Questi sono i 10 minuti di Portage e probabilmente la parte meno gradevole del percorso.</p><p></p><p>Usciti da questa difficolta' il sentiero torna percorribile e in breve si arriva all'asfalto della SP65, da seguire di nuovo per 1,5 Km (<strong>sempre PERICOLOSO, ma meno, in questo tratto</strong>). Ad un bivio si prende a sinistra per Via Napoleonica che si segue per altri 1.75 Km. Poi, ad una curva, la si abbandona, sempre a sinistra, per Via Pozzi, inizialmente ripidissima ed asfaltata, poi sterrata.</p><p></p><p>Si arriva al punto piu' alto del percorso, quota 770 mt, da dove parte la pista di Down Hill che porta al fondovalle. E ovviamente questa e' la parte piu' difficile del percorso. Ci sono parecchie varianti, io seguo quella indicata dalla traccia GPS che e' percorribile quasi completamente (alcune discese molto ripide le faccio a piedi o, meglio, sedere a terra....) anche con una 29 full (e basica) come la mia <em>Haibike sDuro FullNine 5.0</em>. Fare attenzione, verso la parte piu' in basso, a seguire la traccia GPS, perche' bisogna risalire leggermento sul lato opposto della valle.</p><p></p><p>Una volta terminata la discesa la pista diventa un gradevole percorso nel bosco, si guada un fiume, si risale leggermente poi si incrocia una strada sterrata e la si prende verso sinistra (ripido). Si guada nuovamente ed a breve ci si ritrova sull'asfalto che si segue in (ripida) salita. In pochi minuti si incrocia di nuovo il bel single-track nel bosco della parte di andata e lo si percorre in senso opposto.</p><p></p><p>Usciti dal sentiero si trova di nuovo l'asfalto e qui e' possibile una <em><span style="color: #000000">variante MOLTO avventurosa</span></em>. Ho inserito la traccia registrata da me (Variante-Guadi-Zena.gpx). Alla fine menzionero' questa variante.</p><p></p><p>Proseguendo a sinistra per il percorso principale (tenere la destra al bivio successivo)), si entra di nuovo nell'abitato di Barbarolo, da cui si scende per la parte destra di Via Barbarolo che diventa quasi subito uno sterrato. Prendere a sinistra al primo bivio (ma anche a destra si arriva, con un altro percorso) e scendere per tratturi fino ad un gruppo di case (Fornace Zena). Qui consiglio di seguire precisamente la traccia GPS che permette di districarsi tra campi, recinti, etc. e raggiungere velocemente (passando per un guado) la strada fondovalle del fiume Zena.</p><p></p><p>Da qui in 5 Km di falsopiano su asfalto si ritorna al punto di partenza.</p><p></p><p>_____________________</p><p><strong>Punto di partenza</strong>: Zena (BO)</p><p><strong>Come arrivarci</strong>: Da S.Lazzaro (BO) si percorre la val di Zena sino all'omonimo paese</p><p><strong>Distanza</strong>: 33 km</p><p><strong>Dislivello</strong>: 1250 metri</p><p><strong>Difficoltà tecnica</strong>: medio/difficile</p><p><strong>Tempo di percorrenza</strong>: 3 ore</p><p><strong>Portage</strong>: si, per 10 min (di piu' con la variante "avventurosa").</p><p><strong>Spinta</strong>: no (si con la variante "avventurosa")</p><p></p><p>[GPX=4835;13]Guarda la cartina[/GPX]</p><p></p><p><span style="color: #000000">_____________________</span></p><p><em><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000">Variante MOLTO avventurosa (Variante-Guadi-Zena.gpx):</span></span></em></p><p><em><span style="font-size: 12px"><span style="color: #000000">Usciti dal single-track nel bosco, invece di prendere a sinistra per l'asfalto, si scende (sempre per asfalto, Via Della Valle) a destra e si prosegue sino ad un gruppo di case (Poggiolo) che si oltrepassano andando dritto. <strong>La strada diventa sterrata e termina ad una frana. Qui, con parecchie difficolta' (bici a spalla, fune di aiuto), si passa la frana e la strada riprende.</strong> Si prosegue in discesa e si arriva ad un gruppo di case abbandonate (ma probabilmente NON disabitate). Situazione molto inquietante, con la strada che termina nel bordo del fiume e non ci sono piu' tracce sull'altra riva. Da qui seguire precisamente la traccia da me registrata, facendo attenzione ad una fessura nel terreno (a pochi metri dalle case, lungo il percorso) profonda e larga, da passare con bici a spalla. Dopo 200 mt si guada il fiume e proseguendo per tracce sempre meno visibili (spesso bici a spinta) si arriva ad una specie di piccolo argine da passare direttamente (si vedono tracce di passaggio). Al di la di questo si vede una seconda casa abbandonata, presso la quale si incrocia il vecchio sentiero (ormai chiuso a monte dalla vegetazione) degli undici Guadi del Zena (all'inizio e' poco visibile, ma in breve incrocia un altro sentiero e diventa facile e chiaro da seguire). Come dal nome ci si diverte a guadare il fiume per ben undici volte e si arriva a Fornace Zena, da cui si riprende la traccia principale.</span></span></em></p><p></p><p>[GPX=4837;14]Guarda la cartina[/GPX]</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luca72, post: 41562, member: 1323"] [B]Descrizione[/B] Itinerario tra i piu' vari (come tipologia di percorso) tra quelli che frequento. Si passa da semplici sterrati a tratturi in valli disabitate a sentieri chiusi dalla vegetazione. E in mezzo si percorre per intero la pista da DownHill di Loiano (BO). Ho messo assieme questo itinerario unendo diversi percorsi che facevo con la MTB, cercando di prendere il meglio di ognuno. Il percorso iniziale comprendeva una variante MOLTO avventurosa che passando con bici a spalla una frana percorreva un tratto di valle abbandonato da tempo, unendosi al vecchio sentiero (in parte abbandonato) degli 11 guadi del fiume Zena (vedi vecchia guida ai sentieri per MTB "2 Ruote"). [B]Si parte da Zena (BO), nel parcheggio di fronte alla trattoria Grillini.[/B] Si percorre la strada asfaltata in salita che porta alla provinciale 65 (della Futa). Dopo aver svalicato la prima collinetta si scende fino al ponte sulla ferrovia dell'alta velocita'. Passato quest'ultimo si procede su asfalto ancora per un po', abbandonandolo sulla sinistra nei pressi di un gruppo di case. Dopo pochi metri, la strada diventa sterrata e sale, progressivamente, per circa 5 Km, sino ad arrivare a Livergnano, dove si deve percorrere la SP65 per alcune centinaia di metri ([B]PERICOLOSO!!! Qui le moto vanno a velocita' folle)[/B]. Fortunatamente il tratto e' breve e in una curva si abbandona la statale per una stradina (Via di Sadurano) che diventa da li' a poco sterrata e porta verso il fondo della valle. Verso la meta' della discesa si prende, al bivio, la strada di destra e si sale verso una casa. Qui prestare attenzione al cane che, sempre libero, la difende con molto ardore nonostante sia di taglia medio-piccola (e' attivo solo a pochi metri dalla casa, dopo e prima ignora completamente). Da qui si prosegue sino al fondo della valle dove l'ambiente e' estremamente selvaggio e si avvistano regolarmente le Poiane che cacciano (con un po' di fortuna si arriva a fare incontri anche molto ravvicinati). Facile risalita (con eMTB) sino al paese di Barbarolo poco prima del quale si ritorna su asfalto. Passato il paese inizia un bel single-track nel bosco con tratto iniziale sabbioso (!!!). All'uscita dal bosco si torna su asfalto che si percorre in salita per poche centinaia di metri, per poi abbandonarlo per alcuna tracce sulla sinistra (seguire la traccia GPS). Il sentiero, inizialmente passa per campi aperti, poi entra nel bosco e... si chiude... [B]Tre alberi caduti a poche decine di metri di distanza chiudono la strada ed il passaggio e' MOLTO complicato[/B]. L'inutilizzo agevola la crescita della vegetazione (spinosa...) e farsi strada, mentre si cerca di far passare sopra ad un tronco 25 Kg di bici, e' una impresa ardua che pero', in qualche modo, mi e' sempre riuscita. Questi sono i 10 minuti di Portage e probabilmente la parte meno gradevole del percorso. Usciti da questa difficolta' il sentiero torna percorribile e in breve si arriva all'asfalto della SP65, da seguire di nuovo per 1,5 Km ([B]sempre PERICOLOSO, ma meno, in questo tratto[/B]). Ad un bivio si prende a sinistra per Via Napoleonica che si segue per altri 1.75 Km. Poi, ad una curva, la si abbandona, sempre a sinistra, per Via Pozzi, inizialmente ripidissima ed asfaltata, poi sterrata. Si arriva al punto piu' alto del percorso, quota 770 mt, da dove parte la pista di Down Hill che porta al fondovalle. E ovviamente questa e' la parte piu' difficile del percorso. Ci sono parecchie varianti, io seguo quella indicata dalla traccia GPS che e' percorribile quasi completamente (alcune discese molto ripide le faccio a piedi o, meglio, sedere a terra....) anche con una 29 full (e basica) come la mia [I]Haibike sDuro FullNine 5.0[/I]. Fare attenzione, verso la parte piu' in basso, a seguire la traccia GPS, perche' bisogna risalire leggermento sul lato opposto della valle. Una volta terminata la discesa la pista diventa un gradevole percorso nel bosco, si guada un fiume, si risale leggermente poi si incrocia una strada sterrata e la si prende verso sinistra (ripido). Si guada nuovamente ed a breve ci si ritrova sull'asfalto che si segue in (ripida) salita. In pochi minuti si incrocia di nuovo il bel single-track nel bosco della parte di andata e lo si percorre in senso opposto. Usciti dal sentiero si trova di nuovo l'asfalto e qui e' possibile una [I][COLOR=#000000]variante MOLTO avventurosa[/COLOR][/I]. Ho inserito la traccia registrata da me (Variante-Guadi-Zena.gpx). Alla fine menzionero' questa variante. Proseguendo a sinistra per il percorso principale (tenere la destra al bivio successivo)), si entra di nuovo nell'abitato di Barbarolo, da cui si scende per la parte destra di Via Barbarolo che diventa quasi subito uno sterrato. Prendere a sinistra al primo bivio (ma anche a destra si arriva, con un altro percorso) e scendere per tratturi fino ad un gruppo di case (Fornace Zena). Qui consiglio di seguire precisamente la traccia GPS che permette di districarsi tra campi, recinti, etc. e raggiungere velocemente (passando per un guado) la strada fondovalle del fiume Zena. Da qui in 5 Km di falsopiano su asfalto si ritorna al punto di partenza. _____________________ [B]Punto di partenza[/B]: Zena (BO) [B]Come arrivarci[/B]: Da S.Lazzaro (BO) si percorre la val di Zena sino all'omonimo paese [B]Distanza[/B]: 33 km [B]Dislivello[/B]: 1250 metri [B]Difficoltà tecnica[/B]: medio/difficile [B]Tempo di percorrenza[/B]: 3 ore [B]Portage[/B]: si, per 10 min (di piu' con la variante "avventurosa"). [B]Spinta[/B]: no (si con la variante "avventurosa") [GPX=4835;13]Guarda la cartina[/GPX] [COLOR=#000000]_____________________[/COLOR] [I][SIZE=3][COLOR=#000000]Variante MOLTO avventurosa (Variante-Guadi-Zena.gpx): Usciti dal single-track nel bosco, invece di prendere a sinistra per l'asfalto, si scende (sempre per asfalto, Via Della Valle) a destra e si prosegue sino ad un gruppo di case (Poggiolo) che si oltrepassano andando dritto. [B]La strada diventa sterrata e termina ad una frana. Qui, con parecchie difficolta' (bici a spalla, fune di aiuto), si passa la frana e la strada riprende.[/B] Si prosegue in discesa e si arriva ad un gruppo di case abbandonate (ma probabilmente NON disabitate). Situazione molto inquietante, con la strada che termina nel bordo del fiume e non ci sono piu' tracce sull'altra riva. Da qui seguire precisamente la traccia da me registrata, facendo attenzione ad una fessura nel terreno (a pochi metri dalle case, lungo il percorso) profonda e larga, da passare con bici a spalla. Dopo 200 mt si guada il fiume e proseguendo per tracce sempre meno visibili (spesso bici a spinta) si arriva ad una specie di piccolo argine da passare direttamente (si vedono tracce di passaggio). Al di la di questo si vede una seconda casa abbandonata, presso la quale si incrocia il vecchio sentiero (ormai chiuso a monte dalla vegetazione) degli undici Guadi del Zena (all'inizio e' poco visibile, ma in breve incrocia un altro sentiero e diventa facile e chiaro da seguire). Come dal nome ci si diverte a guadare il fiume per ben undici volte e si arriva a Fornace Zena, da cui si riprende la traccia principale.[/COLOR][/SIZE][/I] [GPX=4837;14]Guarda la cartina[/GPX] [/QUOTE]
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