Ieri parlavo con un mio collega di Oslo, Norvegia.
Il paese è chiuso da una settimana ormai, il governo norvegese sta guardando con estremo interesse all'esperienza italiana e ne copia le procedure, visto che in Europa è stato considerato un esempio di efficienza, a dispetto di chi deve sempre cagare nel piatto in cui mangia.
Pur essendo la Norvegia con due-tre settimane di ritardo, visto che al momento della chiusura era giusto apparso il primo minimo focolaio, la chiusura preventiva di tutti gli esercizi non indispensabili (solo alimentari e farmacia aperte) è stata aspramente criticata da qualcuno che voleva si chiudesse prima, qualcuno che voleva si chiudesse dopo, chi vorrebbe chiudere tutto, chi vorrebbe fare sport, chi critica solo perchè criticare è più facile che fare.
Anche in una popolazione di poco più di 5 milioni di abitanti una percentuali di inutili criticoni disfattisti e IDIOTI (va detto) esiste.
Del resto tanti parlano senza mai avere avuto la responsabilità di prendere una decisione che impattasse su qualcuno di più di se stesso.
Quanti di quelli che criticano hanno idea di cosa voglia dire prendere delle decisioni a un certo livello che impattano sulla vita delle persone, e che possano essere rispettose di tutte le necessità, di tutte le differenze, di ogni peculiarità? Criticare è facile. Comandare e decidere al meglio possibile nella situazione contingente è certamente più difficile.
Mi sembra talvolta di poter paragonare questa situazione a certi film di fantascienza.
La Terra è attaccata dagli alieni... tutti i terrestri si mobilitano, seguono le direttive del governo, del generale che guida la resistenza armata e alla fine il nemico è sconfitto. Tutti esultano e si ricostruisce il pianeta colpito
Raramente si vede qualcuno dissonante. Qualcuno che cerca di svicolare in tutti modi dalle direttive, che cerca di fare solo i cazzi suoi, che mina il morale delle truppe, che rema contro e magari favorisce il nemico. Ma qualcuno c'è, serve come esempio di come non ci si deve comportare
E, in genere, questi comprimari fanno SEMPRE una brutta fine. E tutti gli spettatori tirano un sospiro di sollievo. Se lo meritavano
Ecco... per chi non lo avesse capito siamo in guerra contro un organismo alieno.
Una guerra che possiamo vincere solo se facciamo la nostra parte, se siamo compatti e seguiamo le direttive di chi ci comanda e dirige.
E basta critiche idiotamente di parte... quella sbagliata.
Oggi si deve ubbidire. Non è il momento della polemica, del piagnisteo, del fare ciò che ci pare, tanto più se questo comportamento favorisce il nemico... in guerra chi aiuta il nemico si chiama traditore.
E sapete tutti quale è la regola per chi tradisce, vero?
P.S.E se questo intervento vi sembra da orientamento politico progoverno, non solo non avete capito una beata minkia, ma avete delle spesse fette di salame davanti agli occhi