distanza 87 km circa
dislivello 2400 mt circa
Difficoltà tecnica: Difficile a tratti molto difficile (salite nel primo tratto di giornata impegnative)
Tempo di percorrenza: tutta la giornata indicativamente 7-8 ore
Portage in singoli brevi tratti direi meno del 1%
Lunghezza percorso 87 Km circa salita sui 2400 metri positiva buona parte nella prima frazione di giornata (ho stimato un dislivello positivo di 1300 mt su meno di 30 km tra salita e discesa)
Il finalese è ricchissimo di giri per qualsiasi necessità e di qualsiasi difficoltà. Normalmente quando vado ci perdo un giorno intero da mattina a sera. E' bello l'ambiente, i percorsi ed è bello ritrovarsi la sera x aperitivo o cena a Finalborgo tra climbers e ciclisti di ogni genere.
Pedalo quindi cerco di programmarmi i percorsi per lunghe salite e divertenti discese. La mia proposta odierna è quindi personalissima, basata sull'ultima escursione fatta. I gradi di difficoltà sono soggettivi come anche la valutazione dei fondi e della "pedalabilità". Ognuno deve tararsi un po' sulle proprie esperienza ma x quanto alle discese potete trovare info utili anche su trail forks.
Partenza da Finalborgo dopo avere riempito la borraccia alla fonte a fianco all'arco di ingresso del borgo ed aver bevuto un buon caffè. Si sale su asfalto verso Gorra posizionata poco sopra l'ingresso autostradale. La prima deviazione, Via Bracciale è a sinistra è proprio all'ingresso del paesino. si continua sino a raggiungere la sommità del colle e poco prima di scendere si riprende su una strada in fondo in cemento (che presto diventerà sterrata) che diramandosi tra vigne e boschi giara intorno a Torre Bastia. Si inizia quindi la prima discesa denominata "Capra zoppa". Un tracciato "nero" con sassi e tracce di roccia nuda a fondo prevalentemente asciutto. un tracciato di non grande popolarità che a me è piaciuto molto, sufficientemente tecnico con alcune curve strette e passaggi talvolta da "calcolare". Il percorso si conclude pressochè dove è iniziato ovvero a Finalborgo quindi giunti sulla carrozzabile si riprende a sinistra per salire sul Melogno.
Il mio giro suggerisce di pedalare sulla SP490 sino a raggiungere Magliolo (al grosso incrocio prima del passo del Melogno) dove dall'osteria del DIN si può recuperare la fatica con un gel o un altro caffe. Sulla salita si trovano diversi punti per ricaricare acqua potabile. Il più evidente e comodo è in Regione Ca Nova davanti all'ingresso del "Borgo dei gabbiani" appena dopo la trattoria "la padellaccia" sulla sinistra.
Dopo esserVi ristrorati si riprende la discesa su sterrato seguendo un pezzo del famosissimo e trafficatissimo "Roller Coaster" uno sterrato che, salvo il primo tratto di inizio, si sviluppa con fluida continuità in modo divertentissimo con sali e scendi e salti. La discesa è stata sistemata, abbellita.... è da fare tutta in un fiato! Quando arrivato allo sterrato carrabile abbandonate il percorso e svoltate a sinistra verso il Mt Collarina ovvero verso il Santuario della Guardia. Arrivati allo steccato di legno prendete il sentiero sulla destra che seguite senza deviare fino sotto il santuario dove imboccate a destra il sentiero (l'ultimo prima dello sbarramento) Kill Bill 2 uno sterrato molto popolare catalogato su Tf come "nero" e fondo prevalentemente terroso con rocce esposte ma asciutto. Lo sterrato e la relativa discesa continuano dopo avere attraversato una strada bianca su Madonna della Guardia un "doppio nero" con parti in roccia esposta da affrontare con il giusto piglio... L'arrivo vi conduce a Calice. Ci sono baretti dove si può magnare e ricaricare le batterie (in tutti i sensi). Nella piazza c'è una fontana potabile.
Si risale dunque in direzione Carbuta superate il paese non senza avere pedalato su salita impegnativa a tratti faticosa. Frontalmente al Ristorante la quercia c'è altra fontanella potabile. riprendete la marcia che vi farà imboccata la SP23 in direzione Pian dei Corsi / Base Nato. A destra poco prima della sommità (e poco dopo avere ritrovato una fonte di acqua fresca a bordo strada) dovete prendere la strada che con due strappi vi porta dritto dritto alla base . La deviazione è di facile individuazione, essendo posizionata appena prima di uno slargo con "pala eolica". Si ridiscende su "crestino" (semplicissimo percorso di trasferimento) , poi in "Alta Via" poi di nuovo su "verso San Giacomo" . In corrispondenza del Bric Frabosa si lascia il percorso e si devia su percorso semi nascosto dietro una catenella per arrivare alla sommità di "Rocche Gianche" uno sterrato cazzutissimo nella prima parte classificato "nero" ma secondo me sottovalutato. Comunque i passaggi chiave sono precisi quindi guardate bene in giro e scegliete il percorso migliore. impossibile non farsi una foto ricordo... Fondo roccioso nella prima parte poi terroso e sostanzialmente privo di grosse difficoltà nella seconda parte.
Rientrati su strada si svolta a sinistra in direzione Vezzi s. Giorgio e Vezzi Portio dove dal Comune troverete un altra fontanella potabile. All'incrocio con la SP 8 prendete a destra e poco dopo a sinistra quindi di nuovo a destra (cartelli chiesa e cimitero) per arrivare alla Colla di Magnone. Sulla destra (proprio davanti alla chiesetta) vi si apre lo sterrato "ciechi" un percorso semplice su pietroni smossi e meno smossi da tirare senza problemi ... Quindi con "ponti romani Climb" risalite alle Manie. Non resta che tornare alla macchina cosa che questa volta propongo mediante un tratto di 24 H (percorso senza particolari disagi) e tramite "DH Men" cazzutissima discesa classificata su Tf come "double black diamond" caratterizzata da discrete esposizioni e passaggi tecnici su roccia e pietre smosse.
Consigliato per amanti di discese impegnative
Necessarie protezioni e doppia batteria
i punti di ristoro di acqua li ho segnalati per mangiare trovate a Finale, Finalborgo, Manie e prima delle Manie, Gorra, al Melogno, a Calice
Ovunque c'è disponibilità x ricaricare batterie
[GPX=22434;10]gpxviewer_gpx_viewer[/GPX]
dislivello 2400 mt circa
Difficoltà tecnica: Difficile a tratti molto difficile (salite nel primo tratto di giornata impegnative)
Tempo di percorrenza: tutta la giornata indicativamente 7-8 ore
Portage in singoli brevi tratti direi meno del 1%
Lunghezza percorso 87 Km circa salita sui 2400 metri positiva buona parte nella prima frazione di giornata (ho stimato un dislivello positivo di 1300 mt su meno di 30 km tra salita e discesa)
Il finalese è ricchissimo di giri per qualsiasi necessità e di qualsiasi difficoltà. Normalmente quando vado ci perdo un giorno intero da mattina a sera. E' bello l'ambiente, i percorsi ed è bello ritrovarsi la sera x aperitivo o cena a Finalborgo tra climbers e ciclisti di ogni genere.
Pedalo quindi cerco di programmarmi i percorsi per lunghe salite e divertenti discese. La mia proposta odierna è quindi personalissima, basata sull'ultima escursione fatta. I gradi di difficoltà sono soggettivi come anche la valutazione dei fondi e della "pedalabilità". Ognuno deve tararsi un po' sulle proprie esperienza ma x quanto alle discese potete trovare info utili anche su trail forks.
Partenza da Finalborgo dopo avere riempito la borraccia alla fonte a fianco all'arco di ingresso del borgo ed aver bevuto un buon caffè. Si sale su asfalto verso Gorra posizionata poco sopra l'ingresso autostradale. La prima deviazione, Via Bracciale è a sinistra è proprio all'ingresso del paesino. si continua sino a raggiungere la sommità del colle e poco prima di scendere si riprende su una strada in fondo in cemento (che presto diventerà sterrata) che diramandosi tra vigne e boschi giara intorno a Torre Bastia. Si inizia quindi la prima discesa denominata "Capra zoppa". Un tracciato "nero" con sassi e tracce di roccia nuda a fondo prevalentemente asciutto. un tracciato di non grande popolarità che a me è piaciuto molto, sufficientemente tecnico con alcune curve strette e passaggi talvolta da "calcolare". Il percorso si conclude pressochè dove è iniziato ovvero a Finalborgo quindi giunti sulla carrozzabile si riprende a sinistra per salire sul Melogno.
Il mio giro suggerisce di pedalare sulla SP490 sino a raggiungere Magliolo (al grosso incrocio prima del passo del Melogno) dove dall'osteria del DIN si può recuperare la fatica con un gel o un altro caffe. Sulla salita si trovano diversi punti per ricaricare acqua potabile. Il più evidente e comodo è in Regione Ca Nova davanti all'ingresso del "Borgo dei gabbiani" appena dopo la trattoria "la padellaccia" sulla sinistra.
Dopo esserVi ristrorati si riprende la discesa su sterrato seguendo un pezzo del famosissimo e trafficatissimo "Roller Coaster" uno sterrato che, salvo il primo tratto di inizio, si sviluppa con fluida continuità in modo divertentissimo con sali e scendi e salti. La discesa è stata sistemata, abbellita.... è da fare tutta in un fiato! Quando arrivato allo sterrato carrabile abbandonate il percorso e svoltate a sinistra verso il Mt Collarina ovvero verso il Santuario della Guardia. Arrivati allo steccato di legno prendete il sentiero sulla destra che seguite senza deviare fino sotto il santuario dove imboccate a destra il sentiero (l'ultimo prima dello sbarramento) Kill Bill 2 uno sterrato molto popolare catalogato su Tf come "nero" e fondo prevalentemente terroso con rocce esposte ma asciutto. Lo sterrato e la relativa discesa continuano dopo avere attraversato una strada bianca su Madonna della Guardia un "doppio nero" con parti in roccia esposta da affrontare con il giusto piglio... L'arrivo vi conduce a Calice. Ci sono baretti dove si può magnare e ricaricare le batterie (in tutti i sensi). Nella piazza c'è una fontana potabile.
Si risale dunque in direzione Carbuta superate il paese non senza avere pedalato su salita impegnativa a tratti faticosa. Frontalmente al Ristorante la quercia c'è altra fontanella potabile. riprendete la marcia che vi farà imboccata la SP23 in direzione Pian dei Corsi / Base Nato. A destra poco prima della sommità (e poco dopo avere ritrovato una fonte di acqua fresca a bordo strada) dovete prendere la strada che con due strappi vi porta dritto dritto alla base . La deviazione è di facile individuazione, essendo posizionata appena prima di uno slargo con "pala eolica". Si ridiscende su "crestino" (semplicissimo percorso di trasferimento) , poi in "Alta Via" poi di nuovo su "verso San Giacomo" . In corrispondenza del Bric Frabosa si lascia il percorso e si devia su percorso semi nascosto dietro una catenella per arrivare alla sommità di "Rocche Gianche" uno sterrato cazzutissimo nella prima parte classificato "nero" ma secondo me sottovalutato. Comunque i passaggi chiave sono precisi quindi guardate bene in giro e scegliete il percorso migliore. impossibile non farsi una foto ricordo... Fondo roccioso nella prima parte poi terroso e sostanzialmente privo di grosse difficoltà nella seconda parte.
Rientrati su strada si svolta a sinistra in direzione Vezzi s. Giorgio e Vezzi Portio dove dal Comune troverete un altra fontanella potabile. All'incrocio con la SP 8 prendete a destra e poco dopo a sinistra quindi di nuovo a destra (cartelli chiesa e cimitero) per arrivare alla Colla di Magnone. Sulla destra (proprio davanti alla chiesetta) vi si apre lo sterrato "ciechi" un percorso semplice su pietroni smossi e meno smossi da tirare senza problemi ... Quindi con "ponti romani Climb" risalite alle Manie. Non resta che tornare alla macchina cosa che questa volta propongo mediante un tratto di 24 H (percorso senza particolari disagi) e tramite "DH Men" cazzutissima discesa classificata su Tf come "double black diamond" caratterizzata da discrete esposizioni e passaggi tecnici su roccia e pietre smosse.
Consigliato per amanti di discese impegnative
Necessarie protezioni e doppia batteria
i punti di ristoro di acqua li ho segnalati per mangiare trovate a Finale, Finalborgo, Manie e prima delle Manie, Gorra, al Melogno, a Calice
Ovunque c'è disponibilità x ricaricare batterie
[GPX=22434;10]gpxviewer_gpx_viewer[/GPX]
Allegati
Ultima modifica di un moderatore: