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<blockquote data-quote="Fulltux" data-source="post: 62911" data-attributes="member: 113"><p>Quel trafiletto nel bene o nel male è il nocciolo della questione..... da una parte l'UCI che le vorrebbe i "soldi" delle e-bici dall'altra il resto del mondo.....</p><p>A mio avviso Una federazione che notoriamente capisce poco di tecnologia e che usa il dopping (sia chimico che elettronico) per accontentare le multinazionali, quelli che ti fanno 2 gare a tappe nella stessa data(giro di italia e della california) e che di mtb capisce ancora meno..... ti ricordo che sono i buffoni del campionato del mondo di <strong>DH in singola</strong> gara quando esiste anche un <strong>campionato del mondo vero</strong> che gira i circuiti DH più belli del pianeta e dell' assistenza a bordo pista nell'xc........ ecco proprio l'UCI mi sembra la meno indicata.</p><p>Vero che sono bici ma sempre un motore hanno e se vorranno far correre le bici di serie, intese come omologate e certificate lo facciano pure, certo è che se vorranno quel minimo di flessibilità di percorsi e di categorie dovranno studiare un regolamento facile ed efficace..... cosa che a loro non riesce sempre.... basta vedere i freni a disco sulle bdc.</p><p></p><p>Se guardiamo l'attuale produzione di serie la cosa che salta subito all'occhio è che la differenza sostanziale tra i mezzi "omologati" la fà la batteria più del motore quindi c'è poco da fare.... </p><p>1 come dice [USER=324]@Auanagana[/USER] si studiano percorsi su misura e di conseguenza diventa estremamente problematico creare uno standard di percorsi repplicabile.</p><p>2 si interviene sui costruttori per avere batterie certificate "race" con le stesse specifiche per tutti a parte la forma. come penso io....</p><p>3 si inventano penalità o bonus (a seconda di cosa guardi) per livellare a tavolino le differenze di capacità tipo una percentuale da sottrarre al tempdi gara totale o da aggiungere.... percentuale che potrà variare con l'esperienza e la statistica..... ricorda un pò come concetto la sbk dove i bicilindrici 1000cc e i 4 cilindri 750 ..... regola poi cambiata con l'evoluzione delle moto ma all'origine fondamentale per mantenere un certo equilibrio....</p><p></p><p>Cero è che il sistema cosi strutturato non incentiva ne le case a metterci la faccia ne i professionisti.... altra cosa sarebbe una divisione in classi dove la base siano le bici di serie ma con almeno una classe prototipi che stimoli la ricerca sia meccanica che elettronica ..... allora si che si vedrebbero cose interessanti........</p><p>Le evoluzioni più inportanti sulle mtb arrivano dalle DH se aspettavamo ste evoluzioni con una gara all'anno saremmo ancora alle forcelle da 63mm</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Fulltux, post: 62911, member: 113"] Quel trafiletto nel bene o nel male è il nocciolo della questione..... da una parte l'UCI che le vorrebbe i "soldi" delle e-bici dall'altra il resto del mondo..... A mio avviso Una federazione che notoriamente capisce poco di tecnologia e che usa il dopping (sia chimico che elettronico) per accontentare le multinazionali, quelli che ti fanno 2 gare a tappe nella stessa data(giro di italia e della california) e che di mtb capisce ancora meno..... ti ricordo che sono i buffoni del campionato del mondo di [B]DH in singola[/B] gara quando esiste anche un [B]campionato del mondo vero[/B] che gira i circuiti DH più belli del pianeta e dell' assistenza a bordo pista nell'xc........ ecco proprio l'UCI mi sembra la meno indicata. Vero che sono bici ma sempre un motore hanno e se vorranno far correre le bici di serie, intese come omologate e certificate lo facciano pure, certo è che se vorranno quel minimo di flessibilità di percorsi e di categorie dovranno studiare un regolamento facile ed efficace..... cosa che a loro non riesce sempre.... basta vedere i freni a disco sulle bdc. Se guardiamo l'attuale produzione di serie la cosa che salta subito all'occhio è che la differenza sostanziale tra i mezzi "omologati" la fà la batteria più del motore quindi c'è poco da fare.... 1 come dice [USER=324]@Auanagana[/USER] si studiano percorsi su misura e di conseguenza diventa estremamente problematico creare uno standard di percorsi repplicabile. 2 si interviene sui costruttori per avere batterie certificate "race" con le stesse specifiche per tutti a parte la forma. come penso io.... 3 si inventano penalità o bonus (a seconda di cosa guardi) per livellare a tavolino le differenze di capacità tipo una percentuale da sottrarre al tempdi gara totale o da aggiungere.... percentuale che potrà variare con l'esperienza e la statistica..... ricorda un pò come concetto la sbk dove i bicilindrici 1000cc e i 4 cilindri 750 ..... regola poi cambiata con l'evoluzione delle moto ma all'origine fondamentale per mantenere un certo equilibrio.... Cero è che il sistema cosi strutturato non incentiva ne le case a metterci la faccia ne i professionisti.... altra cosa sarebbe una divisione in classi dove la base siano le bici di serie ma con almeno una classe prototipi che stimoli la ricerca sia meccanica che elettronica ..... allora si che si vedrebbero cose interessanti........ Le evoluzioni più inportanti sulle mtb arrivano dalle DH se aspettavamo ste evoluzioni con una gara all'anno saremmo ancora alle forcelle da 63mm [/QUOTE]
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