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Auto elettriche (estratto da: Ma il duca?)
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Testo
<blockquote data-quote="ducams4r" data-source="post: 453675" data-attributes="member: 44"><p>Se oggi con uno schiocco di dita potessimo sostituire tutto il parco auto circolante in auto elettriche e contemporaneamente sostituire tutte le caldaie in pompe di calore... Si, sicuramente l'infrastruttura italiana non sarebbe adeguata. Ma stiamo parlando di una transizione lenta che si prefigge come obiettivo finale la decarbonizzazione di tutti gli stati membri della UE entro il 2050 e un obiettivo intermedio di riduzione del 55% delle emissini dannose per il clima rispetto ai valori del 1990, entro il 2030.</p><p></p><p>l'Italia è sicuramente indietro e le opzioni sono 2 o ci si rimbocca le maniche e si comincia a fare un serio programma in questa direzione, oppure si esce dall'Europa, anche perché a quel punto le sanzioni sarebbero insostenibili e forse addirittura più penalizzanti rispetto ad un ItalExit. In entrambi i casi saremmo nella bratta fino al collo.</p><p>Quindi sarebbe meglio guardare come si stanno muovendo gli altri stati e fare di conseguenza.</p><p></p><p>Quindi il problema infrastruttura distributiva carente non è un problema immediato, ma lo sarà se non verrà affrontato adeguatamente.</p><p></p><p>Per quanto riguarda la produzione, ultimamente i ns. politici stanno valutando di costruire "nuove" centrali nucleari, che sarebbero per lo stato italiano un emorme investimento che darebbe i propri frutti solo tra alcune decine di anni, una soluzione decisamente complicata. </p><p>Io credo invece che si potrebbe incentvare ed investire sulle rinnovabili con benefici immediati e tangibili anche per il privato cittadino.</p><p></p><p></p><p></p><p>Cambieranno le abitudini e le esigenze, di conseguenza le infrastrutture.</p><p>Per una semplice legge di mercato, quando aumenta la richiesta di un servizio, aumenta anche l'offerta. Non aspettiamoci di avere una presa elettrica per ogni posto auto pubblico, ma una presa per ogni parcheggio/box privato direi di si.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ducams4r, post: 453675, member: 44"] Se oggi con uno schiocco di dita potessimo sostituire tutto il parco auto circolante in auto elettriche e contemporaneamente sostituire tutte le caldaie in pompe di calore... Si, sicuramente l'infrastruttura italiana non sarebbe adeguata. Ma stiamo parlando di una transizione lenta che si prefigge come obiettivo finale la decarbonizzazione di tutti gli stati membri della UE entro il 2050 e un obiettivo intermedio di riduzione del 55% delle emissini dannose per il clima rispetto ai valori del 1990, entro il 2030. l'Italia è sicuramente indietro e le opzioni sono 2 o ci si rimbocca le maniche e si comincia a fare un serio programma in questa direzione, oppure si esce dall'Europa, anche perché a quel punto le sanzioni sarebbero insostenibili e forse addirittura più penalizzanti rispetto ad un ItalExit. In entrambi i casi saremmo nella bratta fino al collo. Quindi sarebbe meglio guardare come si stanno muovendo gli altri stati e fare di conseguenza. Quindi il problema infrastruttura distributiva carente non è un problema immediato, ma lo sarà se non verrà affrontato adeguatamente. Per quanto riguarda la produzione, ultimamente i ns. politici stanno valutando di costruire "nuove" centrali nucleari, che sarebbero per lo stato italiano un emorme investimento che darebbe i propri frutti solo tra alcune decine di anni, una soluzione decisamente complicata. Io credo invece che si potrebbe incentvare ed investire sulle rinnovabili con benefici immediati e tangibili anche per il privato cittadino. Cambieranno le abitudini e le esigenze, di conseguenza le infrastrutture. Per una semplice legge di mercato, quando aumenta la richiesta di un servizio, aumenta anche l'offerta. Non aspettiamoci di avere una presa elettrica per ogni posto auto pubblico, ma una presa per ogni parcheggio/box privato direi di si. [/QUOTE]
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