Bisogna essere intolleranti verso gli intolleranti, il famoso paradosso di Karl Popper 
Più pragmaticamente questa situazione mi ricorda molto quella che ho vissuto ormai diversi anni fa, alla nascita dello snowboard. Io sono stato tra i primi a praticare questa disciplina, parliamo degli anni '80, con attrezzature pionieristiche. All'inizio eravamo visti con benevola curiosità, perchè eravamo pochissimi. Poi siamo cresciuti, e inevitabilmente i primi dissidi con gli sciatori e qualche incidente. E sono arrivati i divieti. In Val Gardena verso il 1988 - 1989 non mi facevano salire su molti impianti. Convivenza difficile per un po', la pubblica opinione sembrava favorevole a una netta separazione tra sci e snowboard, con piste dedicate. Poi negli anni '90 lo snowboard è esploso, con migliaia e migliaia di praticanti, che pur tra gli insulti degli sciatori ormai non erano più visti come un problema, ma un ricco business. E alla fine negli anni 2000 le stazioni sciistiche invece dei divieti hanno iniziato a cercare di attrarli con servizi a loro dedicati, e ora nessuno mette più in dubbio la pacifica convivenza con gli sciatori, pur con le inevitabili reciproche e goliardiche antipatie.
Ecco, bisogna vedere se la emtb sarà vista più come un problema o più come un business, secondo me è più probabile la seconda ipotesi, ovviamente dipende in primis dai bikers.
Ah, sabato scorso su un single track delle Dolomiti (salita da San Vito di Cadore al Rifugio Scotter su sentiero, non la sterrata carrabile) ho incrociato un gruppetto di escursionisti. Mi sono fermato, ho spostato la bici dal sentiero e mentre passavano ho salutato. Mi hanno risposto con simpatia ma con una frase che mi ha un po' sorpreso: "bravo, sei sulla buona strada" come se dessero per scontato che noi con le EMTB siamo tutti dei maleducati irrispettosi 