[Test] Trek Domane+ LT - EBIKE MAG

[Test] Trek Domane+ LT

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Tra le bici da strada endurance, votate alle comodità ed alle lunghe distanze, la Trek Domane è un riferimento da ormai molti anni e varie sue evoluzioni. Ora questa bici è offerta anche in versione elettrica, come la Domane+ LT.

La Trek Domane+ LT, modello base della gamma Domane+, sfrutta la apprezzata piattaforma Domane da strada fornendo in più l’assistenza elettrica alla pedalata grazie al motore Fazua Evation.

Il telaio è in carbonio OCLV500 ed integra uno dei sistemi più efficaci ed apprezzati per lo smorzamento delle vibrazioni. Il sistema è l’IsoSpeed, ovvero un elastomero ed una boccola montati tra tubo orizzontale e tubo piantone, che permette una grande flessione di quest’ultimo, di fatto isolandolo dalle vibrazioni e consentendo una ammortizzazione di buche del manto stradale. Allo stesso tempo questo sistema non influisce sulla pedalata, infatti il colpo di pedale viene scaricato sul movimento centrale senza far flettere tutto il carro posteriore, come nel caso di ammortizzatori ed infulcri montati su quest’ultimo.

Il sistema nella sua ultima iterazione è anche regolabile tramite una slitta posta sotto il tubo orizzontale. Svitando una vite ad una sua estremità si fa scorrere una sorta di “cursore” e se ne amplifica o riduce la possibilità di flessione. Un sistema davvero efficace.

Lo stesso sistema, modificato, si trova anche nella parte anteriore. L’IsoSpeed anteriore, situato nella parte superiore della serie sterzo, è costituito da una tazza a bilanciere simile a quella dell’IsoSpeed ​​posteriore, frenata anche in questo caso da un elastomero. Ciò garantisce allo sterzo un certo grado di flessione, ma senza avere movimento laterali, evitando flessioni indesiderate che possono influire negativamente sulla guida.

La geometria della bici la fa rientrare nella categoria Endurance, quindi con angoli un po’ più rilassati rispetto le versioni più Race, un passo un po’ più lungo per avere migliore stabilità, ed una posizione di guida un po’ più rialzata sull’anteriore, maggiormente adatta a schiene meno flessibili ed a un utilizzo per lunghe ore in sella.

Queste caratteristiche sono le stesse che si possono trovare sulla Domane “standard”, che è una delle più apprezzate bici della categoria da anni, quindi una piattaforma eccellente. Su questa è montato il motore Fazua Evation 1.0 da 250Wh e 55Nm di coppia. Il peso del sistema motore + batteria è di 3kg. Il peso totale della bici è quindi di poco sotto i 15kg, 12 circa senza batteria.

Sulla parte terminale anteriore del tubo orizzontale si trova la centralina di controllo dell’assistenza, con il pulsante di accensione, i due pulsanti per selezionare la modalità ed i led che danno l’indicazione dello stato di carica della batteria e, tramite il colore, della modalità di assistenza selezionata.

Completano il montaggio le ruote Dt Swiss 1800 Hybrid (perni passanti 12×100/148mm), gommate con copertoni Bontrager 32mm, e componenti Bontrager anche per stem, manubrio e sella.

La trasmissione è Shimano Ultegra, freni a disco compresi, e la guarnitura integrata al motore è FSA. La trasmissione utilizza un setup “compact” ideale per l’utilizzo di questa bici, quindi 50/34 e pignoni 11-34.

 

Prova

I livelli di assistenza alla pedalata sono tre. La modalità Breeze che fornisce 100W max. (luci verdi sul display). La modalità River, 210W (luci blu) e la Rocket da 250W (luci rosse). La centralina è compatibile Bluetooth e configurabile tramite la app Fazua, con cui si può anche registrare la propria uscita tramite GPS.

L’assistenza non è “presente” come nel caso di motori Bosch, e si sposa bene con l’utilizzo “discreto” che propone questa bici stradale. La modalità Breeze consente di avere quell’aiuto in più in salita, in particolare quelle più ripide, su giri anche lunghi. Le altre due modalità consentono ovviamente di andare a razzo anche sulle più ostiche salite che si possono trovare su strada, tenendo il passo anche di “Pro” WorldTour (ma impegnandosi comunque!)

A ruota di Fabio Aru sulla temibile salita della Penudria

In verità la differenza tra modalità River e Rocket non è molta, solo 40w, ma serve a tenere un’alta andatura economizzando un po’ di batteria. Nel migliore dei casi sono riuscito a chiudere giri di circa 1250mt di dislivello, pesando 78,5kg.

In pianura la Domane+ si comporta praticamente come la cugina standard, e mantenendo una velocità di crociera fra i 25 e i 30km/h, cioé a motore staccato, si viaggia senza problemi. Oltre questa velocità l’impegno diventa maggiore e si comincia a sentire sia l’inerzia della bici, sia le resistenze di attrito del motore. In discesa invece la Domane+ è un razzo tanto quanto in salita a led rossi. Stabilissima e precisa nelle curve veloci.

Eccellenti per grip ed assorbimento i copertoni Bontrager R3 da 32mm, potenti e ben modulabili i freni Ultegra con rotori da 160mm.

Prezzo: 6099eu

Sito Trek

 

Commenti

  1. Lollo72:

    Immagino che gli acquirenti di questi mezzi lo facciano prevalentemente per sfruttare l'assistenza in salita ( sotto i 25Km/h ), in tal caso mi lascia un pò perplesso l'affermazione : " Nel migliore dei casi sono riuscito a chiudere giri di circa 1250mt di dislivello, pesando 78,5kg." ; 1250mt+ di dislivello, nel migliore dei casi, non mi pare un traguardo così eccezionale per l'autonomia di un mezzo simile ? ( ultimamente con una mtb Enduro non assistita da 16 Kg , pesando io sugli 88Kg ed essendo fuori forma- allenamento, oltre ad avvicinarmi alla cinquantina, sono comunque riuscito a chiudere un'uscita con +1.306 mt ) ; magari sono io ad avere opinioni errate , ma da una e-bike "stradale" mi aspetterei di poter fare anche 2.000 mt+ ?
    L'affermazione non nasce da una prova "scientifica" di quanti mt di dislivello si possono fare. È una cosa da occhio. Oltretutto la durata della batteria è anche dipendente dalla cadenza di pedalata: il motore funziona al meglio ad una certa cadenza, attorno alle 75-80 rpm. Forse, in modalità Breeze e stando attenti a mantenere quella cadenza si possono strappare giri con più metri di dislivello. Ma dubito attorno ai 2000mt. Anche con una Cannondale Topstone Neo, con motore Bosch, mi è stato difficile arrivare a 2000mt di dislivello.

    Detto questo, un giro da 2000mt, è pressapoco un giro da 100km, quindi comunque non un giro "medio". Con questo intendo dire che una e-road non è (almeno al momento?) pensata per fare una tappa alpina da Giro d'Italia :) Credo siano bici per consentire giri con ambizioni più "modeste", relativamente.
  2. ser pecora:

    L'affermazione non nasce da una prova "scientifica" di quanti mt di dislivello si possono fare. È una cosa da occhio. Oltretutto la durata della batteria è anche dipendente dalla cadenza di pedalata: il motore funziona al meglio ad una certa cadenza, attorno alle 75-80 rpm. Forse, in modalità Breeze e stando attenti a mantenere quella cadenza si possono strappare giri con più metri di dislivello. Ma dubito attorno ai 2000mt. Anche con una Cannondale Topstone Neo, con motore Bosch, mi è stato difficile arrivare a 2000mt di dislivello.

    Detto questo, un giro da 2000mt, è pressapoco un giro da 100km, quindi comunque non un giro "medio". Con questo intendo dire che una e-road non è (almeno al momento?) pensata per fare una tappa alpina da Giro d'Italia :) Credo siano bici per consentire giri con ambizioni più "modeste", relativamente.
    Magari se parli di autonomia e dislivelli dovresti mettere nell'articolo la capacità della batteria, che non vedo: 250w ;)
  3. ser pecora:

    L'affermazione non nasce da una prova "scientifica" di quanti mt di dislivello si possono fare. È una cosa da occhio. Oltretutto la durata della batteria è anche dipendente dalla cadenza di pedalata: il motore funziona al meglio ad una certa cadenza, attorno alle 75-80 rpm. Forse, in modalità Breeze e stando attenti a mantenere quella cadenza si possono strappare giri con più metri di dislivello. Ma dubito attorno ai 2000mt. Anche con una Cannondale Topstone Neo, con motore Bosch, mi è stato difficile arrivare a 2000mt di dislivello.

    Detto questo, un giro da 2000mt, è pressapoco un giro da 100km, quindi comunque non un giro "medio". Con questo intendo dire che una e-road non è (almeno al momento?) pensata per fare una tappa alpina da Giro d'Italia :) Credo siano bici per consentire giri con ambizioni più "modeste", relativamente.
    Non avendo esperienza su queste tipologie di e-bike la mia era solo un'osservazione generica , mi sarei aspettato un'autonomia maggiore considerando i 15Kg e le caratteristiche del mezzo oltre la tipologia di percorso stradale, probabilmente con la batteria da 400Wh anzichè da 250 Wh si riesce a fare qualche cosa in più ( nonostante il Kg in più ). Immagino poi che se nelle condizioni migliori si riesce a fare 1250 mt+ , io probabilmente arriverei max a 800 mt+ ! La questione mi pareva "strana" paragonandola ad una e-mtb come la Turbo Levo SL con la quale si riescono a fare 1500 mt+ ( c'è anche chi ne fa di più, ma non sono sicuramente io!)
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